10 Comments

Già, ci hanno surclassati nel momento che conta, forse l'unico momento che conta e quindi non si può che render loro onore del successo e pensare a cosa potremmo fare noi per batterli.

Mi auto-consolo col solito motto degli sconfitti "Mancò la fortuna, non il valore"

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"Chi vince festeggia, chi perde spiega" (cit:)

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Che bella analisi obiettiva, articolata, profonda e pacata. Ottimo maestro.come eccellenti tutti i commenti letti e apprezzati moltissimo.si vede che qui l’aria è decisamente più rarefatta, la competenza eccelsa.bravibravibravi tutti.

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Caro Mattia, da fanatico Niners non sono contento del risultato del SB. Ma mettendo da parte il tifo, personalmente trovo l'ennesima vittoria finale dei Chiefs rassicurante. Ci rassicura del fatto che la pianificazione, l'acume gestionale e la conduzione intelligente di una franchigia NFL può portare alla vittoria. Anche ripetutamente, in barba a tutti gli elementi che vorrebbero farti scendere dal podio in favore di qualcun altro. Magari qualcuno bravo, ma non più bravo, che ha "solo" il vantaggio di scegliere prima al draft e di non dovere lasciar andare alcuni dei suoi pezzi migliori. O addirittura di qualcuno che magari ha svenduto il proprio futuro in un all-in scriteriato.

Non ha molto senso per me parlare di Tyreek Hill, se guardiamo complessivamente alla dinastia dei Chiefs. Lui c'era l'anno del primo SB, negli altri no. E' un ricevitore colossale, ma e' un pezzo possibile dell'ingranaggio. Se non c'è lui ci sono altri pezzi. Cambia qualcosa, è chiaro, Cheetah non è facile da rimpiazzare. Ma quello che conta di più è il gruppo.

Io sono stato "bootstrappato", e stregato, dai Niners dei primi anni 80. Non c'era ancora Jerry Rice. C'erano due giocatori chiaramente "head and shoulders above" rispetto agli altri, ossia Montana e Lott. E un sacco di buoni o ottimi elementi di contorno. Solo che la squadra era allenata e condotta alla grande.

Per me le dinastie sono quelle squadre che continuano a vincere, rinnovandosi e passando indenni attraverso l'usura del tempo. Cioè delle free agency e dei draft che si susseguono anno dopo anno. Quelle che ho potuto vedere per me sono i "miei" Niners e i Patriots. A cui hanno tutta l'aria di aggiungersi proprio i Chiefs. In questi team storici riconosco come fattore comune una dirigenza ed una guida tecnica illuminata e capace. Oltre ovviamente alla fortuna di trovare un QB di un certo tipo. Perchè c'è poco da fare, non è un caso che questa sia la lega dei QB. Bello o brutto che sia, è un ruolo troppo determinante. Si può, se si è molto bravi e fortunati, vincere un SB con un QB che non sia proprio il massimo dell'eccellenza. Non si può invece pensare di imbastire un discorso fatto di lustri di predominio. E parlavo proprio di "fortuna di trovare" un soggetto del genere, perchè di fortuna evidentemente si tratta, oltre che di fiuto. Montana venne scelto al terzo giro. Ottantuno atleti vennero preferiti a lui. Del divino Brady sappiamo. Non solo altri 198 giocatori gli vennero preferiti. Ma anche il grande Belichick, si mise al sicuro altri cinque soggetti, prima di rivolgersi finalmente a TB12. Mahomes non fa eccezione, le sue qualità mi pare fossero note, ma comunque altri nove elementi gli sono stati preferiti, tra cui un altro QB. Per questo, ci vuole anche un bel pizzico di fortuna. Ma quando questa fortuna arriva, allora sono i grandi frontoffice a metterla a frutto.

I Chiefs sono una grande squadra. Avevano dei problemi, ma non ci hanno dato all'alta aspettando il draft e tutta l'offseason per risolverli. Me li immagino riuniti in spogliatoio o nei loro magnifici uffici. Avranno preso atto che qualcosa non andava e sono ripartiti, consapevoli di essere comunque i Chiefs campioni uscenti. E di non esserlo solo per caso. E' per questo che io trovo la loro vittoria triste, se penso a i miei amati Niners. Ma anche confortante, se penso al football.

PS: scherzando, rivendico l'antico discorso che i playoff siano un altro sport.

Durante la regular season, le squadre buone si allenano per i playoff. Le altre squadre cercano di staccare un biglietto per i medesimi. Ma sono solo i playoff che decretano il vincitore. Ciao

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Vado un pochino controcorrente. Ma sicuri che Mahomes sia stato così fenomenale in questo superbowl? Nei tempi regolamentari ha segnato 19 punti (1 td) che alla fin fine sono pochini: certo ha portato la squadra in range field goal in meno di 2 minuti, non era scontato ma nemmeno uno sforzo monumentale. Poi si, nell'overtime è riuscito a metter a segno il drive vincente e questa mi pare l'unica cosa davvero degna di nota (ma anche lì, non è che sia una performance così fenomenale).

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Per quanto sia da accompagnare da un commento, ti rispondo si, è stato così fenomenale anche stavolta. Lo dico da tifoso niners frustrato dall'assenza di un QB determinante da troppo tempo. In questo SB Mahomes è stato inguardabile per buona parte della partita, ma quando doveva fare la differenza è venuto fuori di prepotenza e la difesa fino ad allora perfetta dei niners nulla ha potuto per fermarlo. Questa è la differenza, secondo me, tra un ottimo QB (come Purdy che ha tutta la mia simpatia) e un QB determinante, anche Purdy ha avuto la possibilità di chiudere la partita anche prima dell'OT ma non è riuscito a liberarsi della pressione della difesa coma ha fatto Mahomes e li si è decisa la partita, al netto di tutti gli episodi di cui si è abbondantemente discusso nell'immediato post-partita. Io la vedo così, poi il bello è che ognuno la vede a modo suo, poi ci pensa Mattia a bacchettarci!! :-))

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Concordo un po' su tutto, ma secondo me la ns difesa alla lunga è anche un po' calata. Cosa comprensibile eh. Dovevamo averla già chiusa molto prima, tra l'altro.

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E' vero, la difesa è calata alla lunga ma, sempre secondo la mia opinabilissima opinione, anche lì per colpa dell'attacco.... se ogni volta che fai il miracolo il tuo attacco si fa buttare fuori in un minuto o poco più, è chiaro che ti spompi anche fisicamente e alla fine non ne hai più.

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Questo può essere un altro elemento. Tutti quei three&out proprio non ci volevano. E' un vizietto che ci portiamo dietro da tutta la stagione. Un attacco del genere non dico che dovrebbe farne trenta tutte le partite, ma tenere la palla, trovare qualche primo down tranquillo, connettere più spesso che no...

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Bè, non so se sia stato così fenomenale, o se il suo sforzi sia stato monumentale. Ma lui i passaggi li ha messi. Anche in barba agli snap ridicoli che gli arrivavano (ma cosa gli ha preso al centro?). Forse da stratifoso Niners non la vedo con la massima lucidità, ma a me sembra che a lui abbia connesso molto più spesso di Purdy. Poi vabbè io amo molto il gioco di passaggi, quindi magari non sono obiettivo. Ma di sicuro Mahomes ha esibito la più preziosa della dote dei campioni, ossia non tradire quando più serve.

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