NFL Draft 2024: le reazioni a caldo dopo il secondo giorno
Riassumiamo, squadra per squadra, il giorno più interessante del draft NFL
Arizona Cardinals
Le scelte: Marvin Harrison Jr., WR, Ohio State (4); Darius Robinson, EDGE, Missouri (27); Max Melton, CB, Rutgers (43); Trey Benson, RB, Florida State (66); Isaiah Adams, G, Illinois (71); Tep Reiman, TE, Illinois (82); Elijah Jones, CB, Boston College (90);
Per i Cardinals quella appena passata è stata la notte più importante degli ultimi dieci anni: con cinque scelte fra secondo e terzo round era categorico che aggiungessero quanto più talento possibile pressoché ovunque.
Direi che ci sono riusciti, anche se personalmente avrei investito un’altra pick alta su un pass rusher. In meno di ventiquattro ore la vita di Kyler Murray si è semplificata parecchio.
Atlanta Falcons
Le scelte: Michael Penix Jr., QB, Washington (8); Ruke Orhorhoro, DT, Clemson (35); Bralen Trice, EDGE, Washington (74);
Con un giorno di ritardo, ecco arrivare i rinforzi in difesa.
C’è poco da fare, se non tirano fuori dal cilindro un All-Pro questo draft sarà compendiato esclusivamente dal nome di Michael Penix Jr.: è passato un giorno e più ci penso più rido.
Com’è possibile che non abbiano messo al corrente di questa mossa Kirk Cousins, il quarterback su cui hanno investito centinaia di milioni di dollari e per il quale si sono macchiati di tampering?
Baltimore Ravens
Le scelte: Nate Wiggins, CB, Clemson (30); Roger Rosengarten, OT, Washington (62); Adisa Isaac, EDGE, Penn State (93);
Due scelte che vanno a rinforzare due aree critiche del roster. Rosengarten ha immediatamente lanciato la candidatura al ruolo di right tackle titolare, anche se avendo protetto Penix che è mancino immagino che un giorno potrà pure giocare a sinistra. Resto fiducioso in DeCosta per quanto riguarda le guardie, devono pescarne almeno una.
Buffalo Bills
Le scelte: Keon Coleman, WR, Florida State (33); Cole Bishop, S, Utah (60); DeWayne Carter, DT, Duke (95);
Eccoli finalmente qua i Buffalo Bills. Alla fine si sono presi il ricevitore che volevano aggiungendo, nel mentre, un paio di scelte al draft - il che non è mai una cattiva idea.
Non mi interessa se Coleman ci ha messo qualche centesimo di secondo in più del previsto a correre le 40 yard, è un ricevitore e il suo compito è quello di ricevere palloni e, durante la carriera universitaria, non ha mai avuto problemi a eccellere in questa arte. Immagino che Bishop possa avere un ruolo fondamentale fin da subito.
Carolina Panthers
Le scelte: Xavier Legette, WR, South Carolina (32); Jonathon Brooks, RB, Texas (46); Trevin Wallace, LB, Kentucky (72);
Le aspettative con i Panthers sono così basse che il semplice fatto che stiano facendo di tutto per aiutare Bryce Young mi basta a parlare del loro draft come di un successo.
Brooks a detta di molti era il miglior running back di questa classe e non è mai una cattiva idea provare a semplificare l’esistenza a un quarterback in crisi d’identità investendo sul gioco di corse.
Chicago Bears
Le scelte: Caleb Williams, QB, USC (1); Rome Odunze, WR, Washington (9); Kiran Amegadjie, OT, Yale (75);
Sorrido.
Avevano una sola scelta e con atipica serietà sono andati a rincarare la dose utilizzandola per rafforzare la linea d’attacco: dite che si veda quanto vogliono farla funzionare questa cosa di Caleb Williams?
Sorrido.
Cincinnati Bengals
Le scelte: Amarius Mims, OT, Georgia (18); Kris Jenkins, DT, Michigan (49); Jermaine Burton, WR, Alabama (80); McKinnley Jackson, DT, Texas A&M (97);
Dunque per sostituire l’inimitabile D.J. Reader sono necessari ben due defensive tackle? Scherzi a parte sto apprezzando la precisione con cui stanno colmando i buchi a roster: Cincinnati è una squadra adulta che sa di poter vincere e, giustamente, utilizza il draft per rattoppare un roster già davvero competitivo.
Che la scelta di Jermaine Burton ci voglia suggerire qualcosa sul futuro di Tee Higgins?
Cleveland Browns
Le scelte: Michael Hall Jr., DT, Ohio State (54); Zak Zinter, G, Michigan (85);
Qualcuno è rimasto sorpreso dalla decisione di non devolvere nemmeno una pick alla linea d’attacco, perché sì, Zinter molto probabilmente sarà indisponibile per gran parte del prossimo campionato - si è rotto una gamba nella parte finale della scorsa stagione: in ogni caso, ottimo investimento per il futuro, finché in campo è stato dominante.
Un giocatore esplosivo come Hall vicino a Garrett e Smith mi preoccupa.
Dallas Cowboys
Le scelte: Tyler Guyton, OT, Oklahoma (29); Marshawn Kneeland, EDGE, Western Michigan (56); Cooper Beebe, G, Kansas State (73); Marist Liufau, LB, Notre Dame (87);
Un filo sorpreso che non abbiano messo le mani su un centro o su un running back, ma ogni obiezione si svuota di legittimità nel momento in cui studiamo il loro roster: necessitavano sia di un edge rusher che di un linebacker, quindi in nessun piano del reale possiamo definire fuori luogo le loro scelte.
Hanno quasi concluso il restauro della linea d’attacco e, a bocce ferme, sembra abbiano fatto un ottimo lavoro.
Denver Broncos
Le scelte: Bo Nix, QB, Oregon (12); Jonah Elliss, EDGE, Utah (76);
Ha un non so che di comico che una squadra nelle condizioni di Denver si sia affacciata al draft con così poche scelte importanti.
Detroit Lions
Le scelte: Terrion Arnold, CB, Alabama (24); Ennis Rakestraw Jr., CB, Missouri (61);
Zitti zitti i Lions si sono portati a casa un cornerback che doveva essere selezionato almeno dieci chiamate prima, per poi esagerare mettendo le mani su un altro che è scivolato nei titoli di coda del secondo round dopo aver passato mesi nei bassifondi del primo - nei mock draft: ma cosa sta succedendo in NFL? È un esperimento sociale? Un Make A Wish il cui scopo era quello di trasformare Detroit in una franchigia nuovamente rispettabile e competente?
Sia quello che sia, finora questo draft è stato un successo clamoroso per Brad Holmes e soci.
Green Bay Packers
Le scelte: Jordan Morgan, OL, Arizona (25); Edgerrin Cooper, LB, Texas A&M (45); Javon Bullard, S, Georgia (58); MarShawn Lloyd, RB, USC (88); Ty’Ron Hopper, LB, Missouri (91);
Verso fine aprile questa persona non riesce a non spellarsi le mani facendo la conta dei giovani difensori stipendiati dai Green Bay Packers. Verso fine agosto, invece, prevede che la loro difesa sarà una delle migliori dieci della lega per poi chiedere scusa a tutti verso fine dicembre.
Questo deve essere l’anno in cui la difesa di Green Bay compie il definitivo salto di qualità.
Houston Texans
Le scelte: Kamari Lassiter, CB, Georgia (42); Blake Fisher, OT, Notre Dame (59); Calen Bullock, S, USC (78);
Curiosa la scelta di aggiungere un tackle: immagino abbiano in mente di spostare o lui o Tytus Howard all’interno.
Con questo draft vogliono perfezionare un roster uscito completamente rivoluzionato dalla free agency e quindi con poche lacune.
Indianapolis Colts
Le scelte: Laiatu Latu, EDGE, UCLA (15); Adonai Mitchell, WR, Texas (52); Matt Goncalves, OT, Pittsburgh (79);
Molto bene, davvero. Passo le offseason a infamare l’apparente incapacità del front office di investire sui ricevitori salvo poi vederli aggiungerne uno al secondo giorno del draft. È successo l’anno scorso con Josh Downs, nel 2022 con Alec Pierce e anche nel 2020 e nel 2019 con, rispettivamente, Michael Pittman Jr. e Parris Campbell.
Ecco, quest’anno sono rimasti fedeli al proprio modus operandi aggiungendo Adonai Mitchell, un talento indubbiamente da primo round: Anthony Richardson ha di che sorridere.
Jacksonville Jaguars
Le scelte: Brian Thomas Jr., WR, LSU (23); Maason Smith, DT, LSU (48); Jarrian Jones, CB, Florida State (96);
È risaputo che vogliano diventare più duri e fisici e per questa ragione approvo la scelta di affiancare Maason Smith ad Arik Armstead.
Stanno provando a sistemare nel miglior tempo possibile un roster che credevano più competitivo, hanno bisogno che chiunque contribuisca fin da subito.
Kansas City Chiefs
Le scelte: Xavier Worthy, WR, Texas (28); Kingsley Suamataia, OT, BYU (63);
Mentre passiamo la vita ad assuefare Mahomes di superlativi celebriamo troppo poco il fatto che non esistano troppe squadre capaci di sviluppare gli offensive lineman meglio dei Chiefs - basti pensare a quanto velocemente abbiano trasformato Humphrey e Smith in due stelle.
Suamataia diventerà un ottimo titolare che li aiuterà a vincere il nono Super Bowl in cinque anni.
Las Vegas Raiders
Le scelte: Brock Bowers, TE, Georgia (13); Jackson Powers-Johnson, C, Oregon (44); Delmar Glaze, OT, Maryland (77);
Powers-Johnson a quel punto del draft costituisce un gigantesco affare, potenzialmente uno di quelli che ci porterà a chiederci a cosa stessero pensando le altre 32 franchigie che lo hanno lasciato scivolare fino a quel punto del draft.
La linea d’attacco dei Raiders sta cominciando ad assumere una forma davvero intrigante.
Los Angeles Chargers
Le scelte: Joe Alt, OT, Notre Dame (5); Ladd McConkey, WR, Georgia (34); Junior Colson, LB, Michigan (69);
E alla fine è arrivato il ricevitore, e che ricevitore: quando pensate a un wide receiver come “migliore amico di un quarterback” dovete immaginare il viso di McConkey, uno la cui mansione principale non è ricevere palloni, ma semplificare la vita del proprio quarterback.
Colson era un no-brainer, Los Angeles aveva tremendamente bisogno di un linebacker e Harbaugh si è garantito il suo linebacker, uno con cui ha lavorato quotidianamente fino allo scorso gennaio.
Los Angeles Rams
Le scelte: Jared Verse, EDGE, Florida State (19); Braden Fiske, DT, Florida State (39); Blake Corum, RB, Michigan (83); Kamren Kinchens, S, Miami (99);
Con l’innesto di Fiske dovrebbero aver definitivamente sopperito al ritiro di Aaron Donald - sulla depth chart, ovviamente.
Non ho ben capito la decisione di investire una scelta così alta su Corum, non metto in discussione il valore del giocatore ma ero convinto che con un Kyren Williams del genere… mi fermo, sennò capite che sto rosicando per il fantasy football e questo è un sito libero dal fantasy football.
Miami Dolphins
Le scelte: Chop Robinson, EDGE, Penn State (21); Patrick Paul, OT, Houston (55);
L’innesto di Patrick Paul sembra suggerirci che l’esperienza di Terron Armstead in Florida possa essere al capolinea.
Minnesota Vikings
Le scelte: J.J. McCarthy, QB, Michigan (10); Dallas Turner, EDGE, Alabama (17);
Giorno di riposo dopo un giovedì di necessaria iperattività.
New England Patriots
Le scelte: Drake Maye, QB, North Carolina (3); Ja’Lynn Polk, WR, Washington (37); Caedan Wallace, OT, Penn State (68);
Ho apprezzato davvero la decisione di spendere le due scelte immediatamente successive a quella di Maye per un ricevitore e un offensive tackle.
Ciò non cambia di una virgola il fatto che l’attacco di New England resti un cantiere aperto, ma se non altro ci stanno dando l’idea di provarci con serietà.
New Orleans Saints
Le scelte: Taliese Fuaga, OT, Oregon State (14); Kool-Aid McKinstry, CB, Alabama (41);
Solo una scelta, ma che scelta: non solo Kool-Aid McKinstry può vantare il miglior nome di questo draft, ma insieme a Lattimore e Adebo dà immediatamente vita a un tandem di cornerback potenzialmente invalicabile.
Talento da primo round scivolato al secondo, difficile pretendere di più dalla vita.
New York Giants
Le scelte: Malik Nabers, WR, LSU (6); Tyler Nubin, S, Minnesota (47); Andru Phillips, CB, Kentucky (70);
Difesa, difesa e ancora difesa: bene così. Appoggio la decisione di investire l’investibile su un reparto difensivo che molto probabilmente sarà costretto a trainare il carretto visto che le redini dell’attacco, Nabers o meno, restano in mano a Daniel Jones. O a Drew Lock.
Sì insomma, avete capito.
New York Jets
Le scelte: Olumuyiwa Fashanu, OT, Penn State (11); Malachi Corley, WR, Western Kentucky (65);
Apprezzo sinceramente che stiano facendo di tutto per rendere il più felice possibile Aaron Rodgers. Anche perché, vista l’età, la finestra non resterà aperta per chissà quanto quindi sono costretti a ottimizzare.
Philadelphia Eagles
Le scelte: Quinyon Mitchell, CB, Toledo (22); Cooper DeJean, CB, Iowa (40); Jalyx Hunt, EDGE, Houston Christian University (94);
Lo stesso identico discorso, di nuovo, fatto con i Detroit Lions. Hanno rivoluzionato la secondaria portandosi a casa due cornerback che non avevano alcuna ragione di essere ancora disponibili a quel punto del draft: com’è possibile?
Mitchell e DeJean hanno il talento necessario per essere visti come la coppia di cornerback del futuro… e devono ancora giocare uno snap insieme.
Pittsburgh Steelers
Le scelte: Troy Fautanu, OT, Washington (20); Zach Frazier, C, West Virginia (51); Roman Wilson, WR, Michigan (84); Payton Wilson, LB, N.C. State (98);
Signori miei, che draft quello degli Steelers.
In teoria i lavori di ristrutturazione della linea d’attacco sono ufficialmente terminati e, sulla carta, Pittsburgh ha assemblato un’unità spaventosamente fisica e talentuosa.
Roman Wilson, invece, sarà l’ennesimo ricevitore da 1000 yard sfornato dalla più prolifica fucina di giovani-acchiappapalloni della lega.
Finora benissimo.
San Francisco 49ers
Le scelte: Ricky Pearsall, WR, Florida (31); Renardo Green, CB, Florida State (64); Dominick Puni, G, Kansas (86);
Sono tornati “in carreggiata” - non che prima stessero sbandando - selezionando giocatori in ruoli in cui avevano davvero bisogno.
Resta molta curiosità attorno il futuro di Deebo Samuel e Brandon Aiyuk, non so se una trade sia imminente ma l’aggiunta di Pearsall sembra suggerirci che stia per accadere qualcosa di significativo.
Seattle Seahawks
Le scelte: Byron Murphy, DT, Texas (16); Christian Haynes, G, Connecticut (81);
Un solo giocatore selezionato, ma che giocatore.
Christian Haynes è pronto a contribuire fin da subito, una guardia plug-and-play che non aveva alcuna ragione di essere ancora disponibile a quel punto del draft.
Stanno facendo un buonissimo lavoro andando a puntellare le trincee, questa è una squadra che ha bisogno di massa e cazzimma.
Tampa Bay Buccaneers
Le scelte: Graham Barton, C, Duke (26); Chris Braswell, EDGE, Alabama (57); Tykee Smith, S, Georgia (89); Jalen McMillan, WR, Washington (92);
Tampa Bay sta operando con una precisione quasi spaventosa, quella precisione tipica di una squadra che non ha troppo tempo da perdere in pick speculative ma va a colmare le lacune nel tentativo di rendere immediatamente competitivo un roster che sono convinti possa fare strada a gennaio.
Tennessee Titans
Le scelte: JC Latham, OT, Alabama (7); T’Vondre Sweat, DT, Texas (38);
Una montagna umana con degli interrogativi fuori e dentro dal campo: riuscirà a rigare dritto? Riuscirà a tenere sotto controllo il peso?
E se i Commanders avessero emulato quanto fatto dai Chargers giovedì con Joe Alt soffiando loro Newton?
Washington Commanders
Le scelte: Jayden Daniels, QB, LSU (2); Jer’Zhan Newton, DT, Illinois (36); Mike Sainristil, CB, Michigan (50); Ben Sinnott, TE, Kansas State (53); Brandon Coleman, G, TCU (67); Luke McCaffrey, WR, Rice (100),
L’imponderabile: Washington sta assemblando un roster con cognizione di causa.
Hanno aggiunto ottimi giocatori come Newton e Sainristil, giocatori che non dovevano essere ancora disponibili ma che una volta lì…
Attenzione che Washington, per una volta, sembra essere cosciente di ciò che sta facendo.
Mi sembra che questa storia dell'imminente cessione di Ayuk o Samuel sia in qualche modo messa lì per fare pagine nei giornali.......
Secondo te, una franchigia che punta al Lombardi si priva di un WR da ProBowl per un giovane di cui non sai come si comporterà in NFL? Non ci credo. Al limite nel 2025....