NFL Draft 2024: le reazioni a caldo dopo il primo round
Qualche parola per ogni squadra, anche quelle che devono ancora selezionare un giocatore al draft
Arizona Cardinals
Le scelte: Marvin Harrison Jr., WR, Ohio State (4); Darius Robinson, EDGE, Missouri (27);
Si sono portati a casa quello che a parere di molti era il miglior giocatore disponibile al draft. Era imprescindibile fornire a Murray un punto di riferimento, un go-to-guy pronto a contribuire fin da subito.
Avevano tremendamente bisogno di un giocatore come Robinson, anche se a dire il vero hanno ancora bisogno di tanto - per non dire tutto.
Atlanta Falcons
La scelta: Michael Penix Jr., QB, Washington (8);
Uhm.
Immagino che su questa decisione verranno scritti migliaia su migliaia di articoli - fra cui uno pure qua sopra, ovviamente - e siccome devo restare sintetico mettiamola così: almeno per i prossimi due anni il titolare sarà Cousins, poi si vedrà. Hanno deciso di investire sul futuro dopo averci dato da intendere che il presente fosse la loro unica preoccupazione: mi rendo conto che questa apparente mancanza di consistenza possa confondere.
Penix alla otto agli occhi di tanti costituisce un inspiegabile reach - e probabilmente lo è -, ma non mi permetto di infamare aprioristicamente la loro mossa: hanno un piano, lasciamo che si sviluppi.
Baltimore Ravens
La scelta: Nate Wiggins, CB, Clemson (30);
Propendevo per un offensive lineman, ma si sono attenuti alla politica aziendale di selezionare sempre e comunque il miglior giocatore disponibile.
Non che quello di un cornerback titolare costituisse un bisogno meno impellente, sia chiaro.
Buffalo Bills
La scelta: /
Posso rispettare la strategia del GM Beane di accumulare pick con la stessa bramosia con cui i suoi concittadini mettevano le mani sui rotoloni di carta igienica agli albori della pandemia, ma aver donato la 28 ai Chiefs ha un non so che di comico: chiudo gli occhi e visualizzo Worthy bruciare i defensive back dei Bills per un touchdown da almeno 60 yard ai playoff. È come donare un’ascia nuova al proprio boia.
Carolina Panthers
La scelta: Xavier Legette, WR, South Carolina (32);
Non ho né la voglia né la competenza per criticare la decisione di prendere Legette al posto di altri ricevitori più amati dagli esperti, ma non ho ben compreso la necessità di salire di una posizione. Lo avessero voluto i Bills dubito fortemente che avrebbero accettato la proposta di trade.
Chicago Bears
Le scelte: Caleb Williams, QB, USC (1); Rome Odunze, WR, Washington (9);
Scenario da sogno.
Williams si affaccia alla NFL con a disposizione una batteria di ricevitori di primissima qualità: Moore, Allen, Kmet e ora pure Odunze?
Cincinnati Bengals
La scelta: Amarius Mims, OT, Georgia (18);
Va sgrezzato, ma è lapalissiano che la loro idea sia quella di affidarsi a Trent Brown per il 2024 mentre lui guarda e impara.
In un futuro non troppo lontano Burrow sarà protetto da due colossi come Mims e Orlando Brown Jr.: il ragazzo ha di che sorridere.
Cleveland Browns
La scelta: /
Chissà come deve essere commentare una scelta al primo round dei Browns.
Dallas Cowboys
La scelta: Tyler Guyton, OT, Oklahoma (29);
Hanno aggiunto un paio di scelte e sono comunque riusciti a portarsi a casa quello che da molti era visto come il loro uomo. Un po’ inesperto, ma dovrebbero essersi garantiti l’erede di Tyron Smith.
Denver Broncos
La scelta: Bo Nix, QB, Oregon (12);
Non critico né il nome né la posizione nella quale è stato selezionato, questa era in un certo senso una mossa obbligata: hanno investito tanto su Sean Payton e non avrebbe avuto alcun senso non mettergli a disposizione un quarterback con cui lavorare in modo da salvare decine su decine di posti di lavoro.
Questa è l’Hail Mary di un front office che gli ultimi mesi li avrebbe dovuti passare in un centro per l’impiego.
Detroit Lions
La scelta: Terrion Arnold, CB, Alabama (24);
Una delle migliori scelte del primo round. La corsa all’oro per quarterback, ricevitori e offensive tackle ha fatto scivolare giocatori con potenziale da top ten come Arnold in posti inconcepibili alla vigilia. Detroit non solo si è garantita un giocatore di cui aveva bisogno, ma soprattutto un grandissimo giocatore e basta.
Green Bay Packers
La scelta: Jordan Morgan, OL, Arizona (25);
Mossa magari non eccessivamente sexy ma avevano assolutamente bisogno di uscire dal draft con l’erede di David Bakhtiari a roster.
Houston Texans
La scelta: /
Hanno già fatto abbastanza in free agency.
Indianapolis Colts
La scelta: Laiatu Latu, EDGE, UCLA (15);
Complimenti agli Indianapolis Colts che con un gesto di estremo coraggio hanno ricordato al mondo intero che al draft sia possibile selezionare pure un difensore.
Forse era prioritario aggiungere un cornerback, ma investire su un giocatore talentuoso come Latu non è e mai sarà una cattiva idea.
Jacksonville Jaguars
La scelta: Brian Thomas Jr., WR, LSU (23);
Missione compiuta, si sono portati a casa il sostituto di Calvin Ridley a un prezzo ben più team friendly.
Dopo questa scelta l’esistenza di Lawrence ha riacquistato un po’ di colore.
Kansas City Chiefs
La scelta: Xavier Worthy, WR, Texas (28);
Un po’ mi fa pena dato che in luce del record sulle 40-yard dash il grande pubblico pretenderà un rendimento molto simile a quello dell’inimitabile Tyreek Hill, ma permettetemi di sorridere a immaginare un velocista del genere a disposizione di Patrick Mahomes. Buona fortuna a contenere lui e Hollywood Brown sull’esterno.
Las Vegas Raiders
La scelta: Brock Bowers, TE, Georgia (13);
C’è della delusione dato che ci si aspettava che Las Vegas sarebbe uscita dal draft con una risposta a lungo termine under center, ma un talento come quello di Bowers è in grado di aiutare il reparto offensivo dei Raiders a compiere un necessario salto di qualità. Dovrebbe produrre fin da subito malgrado la curva d’apprendimento di un tight end sia indubbiamente ripida.
Los Angeles Chargers
La scelta: Joe Alt, OT, Notre Dame (5);
Scelta che approvo, anche se posso capire la delusione di chi pretendeva un ricevitore - soprattutto in luce degli addii di Williams e Allen.
Alt e Slater potrebbero immediatamente dare vita alla miglior coppia di tackle della lega. Non dimentichiamoci che questa è la squadra di Jim Harbaugh e che, in quanto tale, sia fondata su fisicità e violenza: non sarà piacevole giocare contro di loro.
Los Angeles Rams
La scelta: Jared Verse, EDGE, Florida State (19);
No, non si sono presi il nuovo Aaron Donald, ma hanno saggiamente aggiunto talento e profondità a una rotazione di pass rusher tanto giovane quanto intrigante.
Che strano vederli impegnati durante la prima notte del draft - non sceglievano al primo round dal 2016, da Jared Goff. Due vite fa.
Miami Dolphins
La scelta: Chop Robinson, EDGE, Penn State (21);
Discorso molto simile a quello appena fatto con i Rams, anche se in questo caso un pass rusher era forse più urgente dato che sia Chubb che Phillips rientrano da gravi infortuni.
Robinson è un atleta impressionante che se ben allenato ha tutti i mezzi fisici per trasformarsi in un demone da una dozzina di sack a campionato.
Minnesota Vikings
Le scelte: J.J. McCarthy, QB, Michigan (10); Dallas Turner, EDGE, Alabama (17);
Molto meglio di quanto potessero anche solo sognare.
Per prendersi due giocatori dati - più o meno giustamente - nella top ten di moltissimi mock draft sono sì stati costretti a scalare il tabellone, ma non quanto ci saremmo potuti aspettare. Hanno un quarterback e un pass rusher attorno ai quali costruire un un nuovo ciclo e, soprattutto, non hanno dovuto sacrificare poi chissà quante scelte per farli loro.
New England Patriots
La scelta: Drake Maye, QB, North Carolina (3);
Alla fine ha vinto il buonsenso e si sono portati a casa un quarterback.
Ammetto di essere davvero preoccupato per il suo futuro prossimo, la speranza è che New England lo tenga a maturare in panchina ché con un roster del genere c’è il rischio di esporlo a batoste che potrebbero compromettergli l’autostima.
New Orleans Saints
La scelta: Taliese Fuaga, OT, Oregon State (14);
Avevano bisogno di un tackle, si sono portati a casa un tackle.
Il punto interrogativo sopra la testa di Ryan Ramczyk era troppo grande per essere ignorato e, in generale, la linea d’attacco dei Saints aveva decisamente bisogno d’aiuto.
New York Giants
La scelta: Malik Nabers, WR, LSU (6);
Che bella serata che deve essere stata quella appena vissuta da Daniel Jones: non solo non hanno selezionato un quarterback, ma gli hanno pure messo a disposizione un ricevitore immensamente talentuoso pronto a contribuire da subito… anche se immagino dovrà guardarsi le spalle da Drew Lock.
Proprio ciò di cui l’attacco dei Giants aveva bisogno.
New York Jets
La scelta: Olumuyiwa Fashanu, OT, Penn State (11);
Potevano regalare Bowers a Rodgers ma con inaspettata lungimiranza si sono garantiti il tackle del futuro. Possono incrociare le dita e sperare che Tyron Smith riesca in qualche modo a eludere gli infortuni e portare a casa il 2024, ma appariva chiaro fin dalla firma del contratto che non poteva essere la risposta sul lungo termine.
Philadelphia Eagles
La scelta: Quinyon Mitchell, CB, Toledo (22);
Tanto per cambiare fra i veri vincitori del primo round del draft.
Analogamente a quanto successo lo scorso anno con Carter, si sono visti piovere addosso uno dei migliori giocatori della classe in una posizione nella quale necessitavano assolutamente di rinforzi.
Come nel caso dei Lions, devono ringraziare la folle bagarre per gli attaccanti.
Pittsburgh Steelers
La scelta: Troy Fautanu, OT, Washington (20);
Altro draft, altro offensive lineman aggiunto dagli Steelers.
A questo punto i lavori di ricostruzione della O-line dovrebbero essere completati - immagino che nelle prossime ore arriverà un centro - e Pittsburgh, finalmente, potrebbe tornare a vantare una delle linee più fisiche della lega.
San Francisco 49ers
La scelta: Ricky Pearsall, WR, Florida (31);
Scelta che va ben oltre il giocatore selezionato: San Francisco si è garantita una polizza assicurativa ad Aiyuk e Samuel. Agli occhi di qualcuno avrebbero dovuto dare priorità ad altre posizioni, ma immagino che il front office sappia cose.
Attenzione che potremmo trovarci testimoni di un movimento in uscita.
Seattle Seahawks
La scelta: Byron Murphy, DT, Texas (16);
E dunque la prima scelta dell’era Macdonald gli è valsa un interior lineman di talento che dovrebbe fortificare una D-line da troppi anni incapace di opporre alcun tipo di resistenza ai giochi di corse avversari.
Tampa Bay Buccaneers
La scelta: Graham Barton, C, Duke (26);
Scelta solidissima dei Buccaneers che si sono garantiti l’erede di Ryan Jensen. Avevano bisogno di aiuto nel cuore della O-line e mi sento di dire che per quanto poco spettacolare questa mossa risponde a un grandissimo bisogno.
Tennessee Titans
La scelta: JC Latham, OT, Alabama (7);
Non giriamoci attorno, volevano Joe Alt in quanto chiaramente miglior tackle disponibile al draft ma sono stati beffati dai Chargers: immagino che Latham fosse il secondo miglior tackle sul loro big board.
Washington Commanders
La scelta: Jayden Daniels, QB, LSU (2);
Ed eccoci qua, altro giro, altro quarterback dei Commanders.
Spero con tutto me stesso che lo mettano fin da subito in posizione di fare bene - se lo buttano immediatamente in campo, sia chiaro.
Non mi ha mai sfiorato l’idea di fare un mock draft e, dopo Penix scelto alla 8 dai Falcons, non mi sfiorerà mai!
Come dici tu, a SF devono sapere cose.....
Non so se sia meglio perdere Ayuk o Samuel, certo che per una pretendente al gran ballo mi sarei aspettato le conferme di entrambi e l'aggiunta in uno slot dove c'è meno talento....