Le squadre più interessanti dell'offseason NFL 2025
Già, siamo tornati a quell'insopportabile punto dell'anno in cui non possiamo fare altro che speculare
Spero che Sanremo e la sempre più tragicomica instabilità geopolitica vi abbiano aiutati ad andare oltre la conclusione della stagione 2024 di fubol NFL: se la risposta è negativa vi invito a non disperare che sarà mio onore provare a sopperire all’assenza di football giocato con un paio di mail a settimana - che esacerberanno la già invalidante nostalgia che scandirà le nostre giornate fino a settembre.
Siamo in offseason, il periodo in cui tutto è vero e al contempo falso, quindi il mio invito è quello di godersi il più possibile l’intrinseca follia di queste settimane in cui saremo liberi di associare Aaron Rodgers ai Pittsburgh Steelers, Tee Higgins ai New England Patriots e i Baltimore Ravens al Super Bowl: fra febbraio e marzo vale tutto!
Oggi vi elencherò le squadre che terrò d’occhio con particolare attenzione nel corso dei prossimi mesi e, come sempre, vi invito a farmi sapere la vostra nei commenti - e a iscrivervi se non siete ancora iscritti.
New England Patriots
Quella dei New England Patriots è una posizione sicuramente peculiare poiché potrebbero avere in casa la risorsa più importante in assoluto, un potenziale franchise quarterback… ma manca tutto il resto.
Nel 2024 Maye è stato costretto a operare in un contesto putrido alle spalle della peggior linea d’attacco della NFL, una linea d’attacco che meriterebbe una candidatura al premio Nobel per la pace per essere riuscita a mettere d’accordo ogni sito immaginabile d’informazione sportiva: già, hanno giocato così male.
L’inettitudine della O-line, oltre che a costringere Maye a spalmarsi parecchie pomate per favorire il riassorbimento di ematomi, ha di fatto neutralizzato il gioco di corse capitanato da un Rhamondre Stevenson da 3.9 yard a portata, un deciso passo all’indietro rispetto al 2022 - quando concluse la stagione con 5.0 - che conferma il trend iniziato nel 2023, quando le yard guadagnate furono solamente 4.0 a portata.
Questa O-line deve essere completamente ripensata.
Mettere un rookie con le spalle al muro costringendolo a lanciare più del dovuto non è mai ideale, soprattutto quando il suo miglior ricevitore a disposizione è il buon Hunter Henry - che molto difficilmente verrà annoverato fra i migliori dieci tight end attualmente in NFL: dal momento che i giovani Ja’Lynn Polk e Tyquan Thornton non sono nemmeno stati in grado di ricevere cumulativamente 150 yard, ritengo obbligatori massicci investimenti in free agency.
Aspettarli troppo a lungo potrebbe essere eccessivamente rischioso.
Vedete, nessuna squadra può godere di così tanto spazio salariale - ben 128 milioni di dollari - e per quanto sia un fan della costruzione organica dal draft credo siano costretti perlomeno a insinuarsi nelle eventuali aste per i vari Tee Higgins, Chris Godwin, Amari Cooper, Hollywood Brown e, perché no, pure il rientrate Stefon Diggs. Fossi in loro terrei d’occhio pure gente come Cooper Kupp o Davante Adams, veterani forse disponibili via trade che sanno sempre tornare comodi a quarterback giovani.
Pure il reparto difensivo deve essere ricostruito, ma credo che al momento la priorità sia quella di mettere Drake Maye nella miglior posizione possibile per confermarsi immediatamente come il futuro di una franchigia che dall’addio di Tom Brady flirta sempre più esplicitamente con l’irrilevanza.
Con la quarta scelta assoluta potrebbero garantirsi o il miglior offensive tackle o il miglior wide receiver disponibile al draft: un po’ di ottimismo!
Washington Commanders
Osservazione off-topic totalmente inutile ma doverosa: che meraviglia vedere una squadra che si è presentata allo scorso draft con in mano la seconda scelta assoluta chiamare per la prima volta alla numero 29.
Esattamente come New England, Washington ha trovato - in questo caso niente condizionale - il proprio franchise quarterback durante l’ultimo draft e ha a propria disposizione una marea di milioni di dollari da investire in una squadra che, a differenza dei Patriots, è andata ben oltre le nostre più rosee aspettative concludendo la propria stagione al Championship Game.
Vi anticipo già che nei prossimi mesi ripeterò fino allo sfinimento un qualcosa che vorrei vi entrasse in testa il prima possibile: nel 2025 Washington non è chiamata a replicare quanto fatto un paio di settimane fa, sarebbe oltremodo sciocco elevare il Championship Game a punto di partenza delle nostre aspettative.
Una riconferma ai playoff e una capatina al Divisional Round farebbero decisamente al caso loro e confermerebbero che il 2024 non sia stato frutto del caso.
Sia quello che sia, Washington potrebbe approcciare l’offseason con un piglio decisamente aggressivo emulando quanto fatto dai Texans dodici mesi fa. Con Jayden Daniels almeno per un paio d’anni sotto contratto come rookie possono permettersi di investire con maggior convinzione sugli altri reparti - anche se un allenatore navigato come Quinn darà priorità agli eventuali rinnovi di gente come Bobby Wagner, Jeremy Chinn, Zach Ertz e Dante Fowler Jr., veterani che hanno giocato ruoli chiave nella favolosa stagione appena conclusa.
Possono comunque optare per un approccio maggiormente conservativo dando enfasi alla quantità piuttosto che alla qualità, ma con 82 milioni di spazio salariale possono chiaramente permettersi almeno un colpo a effetto: secondo i bookies i favoriti per accogliere Myles Garrett sarebbero proprio loro.
A proposito di Myles Garrett…
Cleveland Browns
… Cleveland potrebbe trovarsi davanti all’ennesima offseason di passione. Probabilmente Winston Churchill stava pensando a loro quando ha messo in fila sudore, fatica, lacrime e sangue.
È alquanto ironico constatare che al termine del disastroso esperimento Watson siano tornati esattamente al punto di partenza: no, non dove si trovavano prima di vendere l’anima a Houston, ma prima di selezionare Baker Mayfield al draft del 2018.
Salvo miracoli - che non mi sento di escludere visto quanto successo a Washington - Cleveland è destinata a nuovi anni di sofferenza visto che nessuna squadra si affaccia alla offseason con una cifra di dead money più impegnativa dei loro orribili 51 milioni di dollari: ma vi dirò di più, al momento si trovano pure 24 milioni oltre il tetto salariale e sì, stiamo parlando di una squadra che ha concluso il campionato con tre vittorie - non sicuramente per colpa dell’infortunio di Watson.
Con Watson probabilmente fuori per tutto il 2025 - e a quel punto pure fuori dalla porta - avranno naturalmente bisogno di un quarterback che, per loro fortuna, potrebbero garantirsi con la seconda scelta assoluta al draft. Tuttavia, gettare immediatamente nella mischia uno fra Ward e Sanders alla guida di un roster così problematico sarebbe troppo scriteriato anche per gli standard marroni, quindi non mi stupirebbe affatto la decisione di ingaggiare un veterano economico à la Flacco, Wentz, Lock o addirittura Garoppolo in qualità di quarterback ponte.
Come già anticipato, i problemi non si trovano solamente under center poiché la linea d’attacco nel 2024 è apparsa vecchia e inefficiente al punto da rendere il tipicamente solido gioco di corse dei Browns uno dei più scialbi in assoluto.
Al momento non sembrano volerne sapere di privarsi di Myles Garrett, ma fossi in loro alzerei definitivamente bandiera bianca e tenterei di accaparrarmi il maggior numero di scelte pesanti al draft per catalizzare la quasi certa ricostruzione.
Cincinnati Bengals
Se i Cincinnati Bengals hanno 99 problemi, il gioco aereo non è sicuramente fra questi: malgrado una linea d’attacco nuovamente sospetta, pure il front office sembra aver definitivamente realizzato che le possibilità di successo di questa squadra passino quasi esclusivamente dal braccio destro di Joe Burrow.
Nel 2024 il reparto difensivo è costato a Cincinnati l’opportunità di far rumore ai playoff in AFC e, forse anche per questo, la franchigia dell’Ohio sembra pronta a virare su un approccio zemaniano-integralista: vincere segnandone sempre e comunque uno in più degli avversari.
Tutto questo preambolo per introdurre l’ovvio: nei prossimi mesi il front office dei Bengals dovrà trovare un modo per rinnovare il contratto sia a Chase che a Higgins, comodamente la più prolifica coppia di ricevitori della NFL.
Dopo un campionato concluso con una rara triple crown - primo posto per ricezioni, yard ricevute e touchdown - Chase ha tutte le ragioni del mondo per pretendere di diventare il ricevitore più pagato nella storia della National Football League, il che significa che a breve apporrà la propria firma a un contratto da più di 35 milioni a stagione. Ciò detto, pure Higgins batterà cassa e ritengo alquanto improbabile che faccia uno sconto al proprio front office rinunciando a decine di milioni di dollari che moltissime squadre sarebbero pronte a garantirgli: Joe Burrow ha già annunciato di essere disposto a ritoccare il proprio contratto per aiutare chi di dovere a far quadrare i conti in modo da rinnovare il contratto entrambi… ma la coperta continuerebbe a essere troppo corta, poiché dopo aver terminato il 2024 al primo posto per sack messi a segno Trey Hendrickson pretende un’estensione - sarebbe in scadenza fra un anno.
Nei prossimi mesi dovranno riuscire a raggiungere un accordo con i tre giocatori più importanti della franchigia che non rispondono al nome di Joe Burrow e, come se questa non fosse di per sé una missione abbastanza complicata, sistemare tramite draft e free agency un roster - ehm ehm, una difesa - apparso mestamente incapace di non dilapidare il talento generazionale di un quarterback che ha sprecato una stagione da MVP in una squadra che non è nemmeno stata in grado di qualificarsi ai playoff.
San Francisco 49ers
Partirò con un annuncio che potrebbe contrariare i tanti tifosi 49ers che leggono questo sito - che sito non è: le strade di Brock Purdy e dei San Francisco 49ers non si divideranno. È infatti cosa nota che entrambe le parti vogliano raggiungere il prima possibile l’accordo per un rinnovo contrattuale che avrà ripercussioni enormi sulla fisionomia di un roster che negli ultimi anni ha beneficiato del raro lusso di non avere un quarterback a libro paga: fra 2022 e 2024 il suo contratto non ha mai occupato più dello 0.40% dello spazio salariale, ma per sua fortuna le cose a breve sembrano essere destinate a cambiare.
Con ogni probabilità Purdy riceverà un rinnovo dal valore medio compreso fra i 55 e i 60 milioni di dollari l’anno, cifre che magari non riflettono il valore assoluto del giocatore ma che sono totalmente contemplate dalle malate logiche che regolano i contratti dei quarterback.
Salvo impossibili colpi di scena, San Francisco nei prossimi mesi - o settimane? - rinnoverà il contratto a Brock Purdy: prendetelo come presupposto.
Un altro giocatore a cui sarà quasi sicuramente rinnovato il contratto è George Kittle - a mio avviso il vero cuore pulsante del reparto offensivo - reduce da una delle migliori stagioni della propria carriera: quando è in salute Kittle è il tight end più dominante della NFL in quanto eccellente sia col pallone in mano che come bloccante. Perché sì, pure il lavoraccio di bloccare rientra fra le mansioni di un tight end. Fra un anno sarà in scadenza e con una cap hit da 22 milioni di dollari nel 2025 credo che l’estensione contrattuale sia nel miglior interesse di tutti - anche per metterlo nella posizione di concludere la carriera nella squadra che lo selezionò al draft nel 2017.
Poi, l’inferno.
Hanno già messo alla porta lo sfortunato Javon Hargrave e sembrano più che disposti ad assecondare le richieste di trade di Deebo Samuel, ma i problemi non finiscono qui poiché fra i free agent troviamo pure titolari come Talanoa Hufanga, Dre Greenlaw, Charvarius Ward e Aaron Banks, tutti titolari fondamentali negli ultimi anni.
Il rinnovo del quarterback è chiaramente la loro più grande priorità, ma è impossibile far scivolare in secondo piano un numero così esorbitante di titolari in scadenza. Tenerli tutti è naturalmente impossibile, quindi Lynch si trova davanti a uno dei draft più importanti della sua avventura nella Baia in quanto costretto a individuare giovani pronti a contribuire fin da subito in numerose posizioni.
Quelli che vedremo a settembre saranno dei San Francisco 49ers profondamente diversi dalle versioni che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni. Tutto questo senza menzionare l’ovvia pressione di riscattare lo sciagurato 2024.
Minnesota Vikings
Ogni anno fra febbraio e marzo assistiamo a un interessante effetto domino che abbiamo affettuosamente ridefinito come “carosello dei quarterback”: sostanzialmente basta una firma per innescare una reazione a catena che andrà a ridefinire la situazione under center di un non trascurabile numero di squadre.
Il protagonista assoluto di questo non particolarmente esaltante carosello è senza ombra di dubbio Sam Darnold, quarterback che per diciassette settimane ha scritto una delle più belle storie di redenzione dell’ultimo decennio NFL - roba da mettere in imbarazzo il buon Geno Smith - prima di squagliarsi completamente fra Week 18 e i playoff.
L’imbarazzante epilogo della stagione sua e dei Minnesota Vikings non penso basti ad annacquare quanto di buono fatto vedere durante i precedenti quattro mesi di regular season, anche se come ripetuto diverse volte è stato calato all’interno di un contesto che definire favorevole sarebbe un eufemismo. Per prima cosa ha potuto contare sull’aiuto di Kevin O’Connell, Coach of the Year in carica, e non secondario ha avuto l’opportunità di indirizzare il pallone al trio del suffisso -son costituito da Jefferson, Addison e Hockenson.
Credo che sia lui il primo a essere interessato a portare avanti la propria avventura a Minneapolis, ma non è affatto detto che l’interesse sia reciproco dato che poco meno di un anno fa Minnesota utilizzò la decima scelta assoluta al draft per selezionare J.J. McCarthy che, prima dell’infortunio patito durante il training camp, sembrava essere il possibile quarterback del futuro dei Vikings.
In questa finestra di free agency sarà proprio Darnold il quarterback da tenere d’occhio e va da sé che lo stesso si possa dire dei Minnesota Vikings, la squadra che a mio avviso tiene in mano la prima tessera del domino che commenteremo nelle prossime settimane.
Guerra mondiale permettendo.
Las Vegas Raiders
Altro giro, altra rifondazione in casa Raiders che si affacciano alla free agency con una nuova coppia allenatore-GM formata dal venerando Pete Carroll e John Spytek - individuo con un cognome che sembra uscito da un film con protagonista Jean-Claude Van Damme.
I Raiders nei prossimi mesi saranno da seguire con particolare attenzione per il semplice fatto d’aver bisogno pressappoco di qualsiasi cosa: quarterback, running back, rinforzi lungo la linea d’attacco, un ricevitore che possa togliere pressione dalle spalle di Bowers e tanto, tantissimo aiuto lungo tutto il versante difensivo.
Per assicurarsi uno fra Sanders e Ward - unanimemente considerati come i migliori due quarterback disponibili al draft - potrebbero essere costretti a risalire il tabellone tramite una trade: immagino che il nuovo regime non abbia particolare voglia di attendere passivamente con la sesta scelta assoluta in mano sperando che Titans, Browns e Giants passino oltre.
Al momento non escluderei nemmeno l’eventualità che si rivolgano alla free agency per mettere le mani su un quarterback ponte: provate a immaginare quanto sarebbe epica la reunion fra Pete Carroll e Russell Wilson. E se rischiassero il tutto per tutto su Sam Darnold? E se invece puntassero sulla voglia di riscatto del lisergico Aaron Rodgers?
Con quasi 100 milioni di spazio salariale a disposizione e un roster bramoso di struttura e talento Carroll e Spytek sembrano destinati a vivere mesi molto densi nei quali mi aspetto una serie interminabile di firme à la Washington Commanders del 2024, oltre che a un draft che dia all’esasperata fanbase un motivo per attendere con un minimo di trepidazione settembre, mese in cui solitamente inizia la loro annuale marcia funebre.
New Orleans Saints
Penso che siate pronti a brandire mezzo manico di piccone per appoggiarmelo in testa a un’importante velocità se leggete ancora una volta veloce disamina sull’orribile situazione salariale dei New Orleans Saints, quasi 50 milioni oltre il tetto salariale e con quasi 50 milioni di dead mon… ecco, stavo per rifarlo.
Per preservare la salute dei vostri mezzi manici di piccone sarò sintetico: sarà finalmente questo l’anno in cui il front office dei Saints si convincerà finalmente a ripartire da zero?
Il mio interesse mi trasforma in un vero e proprio umarell - professione a cui sto pensando sempre più seriamente se non trovo in fretta una fatica remunerata: conoscete qualcuno che ha bisogno di qualcuno a cui piaccia scrivere? - dato che il motivo per cui hanno trovato un posto in questo articolo risiede unicamente nell’eventuale cantiere con cui vi stresso da anni.
Come hai detto tu, ormai pare scontato, ma io non riesco proprio a rassegnarmi di fronte alla ca....ata annunciata dei miei 49ers.... non riesco proprio a capire questa ansia da QB che attanaglia un pò tutti e nella baia rende tutti momentaneamente ma totalmente deficienti!
Dovrebbe essere chiaro anche ai sassi che Purdy è un buon QB ma niente di più, è uno di quei QB che ti possono anche portare al SB (se tutto fila liscio ed è contornato da talento in tutti i reparti) ma poi non ti faranno mai vincere quando la situazione si fa complicata ed eseguire il compitino non basta più. La cosa si fa ancora più grave per Lynch & co. se si pensa che un eventuale rinnovo multimilionario a Purdy verrebbe dopo un caso analogo (Garoppolo che ha dato gli stessi identici risultati) e una scelta al draft conquistata con sanguinosi sacrifici e mai neanche messa alla prova. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico!!
Il SB di quest'anno dovrebbe avergli ulteriormente spalancato gli occhi, gli Eagles di quest'anno erano i niners dei due SB persi più un QB in grado di fare la differenza e il risultato è stato un anello stravinto.
Per come la vedo io, dovrebbero fare a Purdy una proposta di rinnovo mooolto più bassa di quella che ipotizzavi tu, Mattia, e se la accetta bene, altrimenti vorrei proprio vedere quale altra franchigia sarebbe disposta ad offrire di più, dimmene una tu se pensi che ci sia!
Scusa per quello che è a tutti gli effetti uno sfogo, ma non riesco proprio più a sopportare questa totale perdita di lucidità dei 49ers quando si tratta di scegliere un QB..... abbiamo sprecato in maniera criminosa la finestra di una squadra che strabordava talento da tutte le parti.
Raiders : con Carroll in panca vedo + probabile Wilson che altri.
Vikings : ottima squadra anche senza QB "fenomeni" , ma se hanno scelto MC Carthy punteranno su di loro e Darnold adrà titolare in qualche atra squadra (gli auguro).
M.Garrett.. vuole vincere e non deprimersi a Cleveland per cui credo andrà... ai Commanders.? boh . Ravens- Eagles- ad esempio hanno un salary cap che può permetterselo?
AR12 curioso di vedere chi lo piglia....