Le migliori scelte al secondo giorno del Draft NFL 2025
Durante la seconda notte del draft NFL sono stati selezionati diversi giocatori da primo round
Dopo avervi detto la mia su quanto combinato finora al draft da ogni squadra, in questo articolo scenderò nel particolare parlandovi delle scelte che ho più apprezzato durante la seconda notte della tre giorni di Green Bay.
È alquanto interessante constatare la veridicità della previsione di un paio d’analisti che avevano detto che mai come quest’anno il valore assoluto della decima scelta sia simile a quello della quarantesima: per questa ragione starete per imbattervi in nomi che vi sareste aspettati di leggere negli articoli d’analisi prodotti in seguito al primo round.
Iniziamo.
Nick Emmanwori (S) ai Seattle Seahawks (scelta numero 35)
Non ho alcuna voglia di lanciarmi in paragoni con la Legion of Boom - anche se indirettamente lo sto già facendo -, ma la fisicità di Nick Emmanwori ricorda molto da vicino quella di un certo safety il cui nome rimava con “bam bam”.
L’incredibile atletismo contenuto all’interno di un fisico così importante per la posizione ci obbliga a pensarlo come il nuovo Kyle Hamilton di Mike Macdonald, colui che ha aiutato la stella dei Ravens ad affermarsi, beh, come stella: tackler violent e sicuro, Emmanwori è un atleta incredibile capace di volare da una parte all’altra del campo.
Visto da chiunque come un talento da primo round, Emmanwori non ha fortunatamente dovuto aspettare chissà quanto per sentir scandire il proprio nome e ciò che impreziosisce ulteriormente questa scelta è il fatto che andrà a giocare con Julian Love, Riq Woolen, Devon Witherspoon e Coby Bryant: ripeto, sarebbe ingiusto compararli a uno dei reparti più iconici del ventunesimo secolo NFL, ma la secondaria dei Seahawks sta assumendo una forma sempre più intrigante.
Per come stanno le cose questa è da vedersi come una delle migliori scelte al draft in assoluto, non solamente della seconda notte.
Luther Burden III (WR) ai Chicago Bears (scelta numero 39)
Amo l’aggressiva stupidità con la quale i Bears hanno approcciato questo draft - sentitevi liberi di inserire quante virgolette preferite agli estremi di ‘stupidità’.
Sono convinto che il front office sia lucidamente consapevole che ulteriori tentennamenti di Caleb Williams potrebbero costringere i suoi membri ad aggiornare il profilo di LinkedIn e, per questa ragione, Poles sta compensando a ogni possibile errore del passato aggiungendo quante più frecce possibili alla faretra di Ben Johnson, allenatore che a Detroit ha dimostrato di saper ottimizzare nel migliore dei modi il talento dei propri skills players.
Burden è probabilmente il giocatore più pericoloso dopo la ricezione e, proprio come nel caso dei Buccaneers, sono costretto a chiedermi se basterà un pallone per sfamare tutte le bocche di fuoco a disposizione di un quarterback che, tra l’altro, dovrebbe pure poter contare su una protezione ben migliore di quella dello scorso anno: D.J. Moore, Rome Odunze, Luther Burden, Cole Kmet e Colston Loveland.
Donovan Ezeiruaku (EDGE) ai Dallas Cowboys (scelta numero 44)
Qualche giorno fa, all’interno del mio sbagliatissimo mock draft, avevo associato Ezeiruaku ai Baltimore Ravens… al primo giro.
Il fatto che sia scivolato fino alla metà del secondo round è a suo modo grottesco, ma credo che non potesse finire in una situazione migliore dal momento che essendo compagno di reparto di Micah Parsons potrà godere di un numero cospicuo di uno-contro-uno: siamo tutti consapevoli di quanto ideale possa essere giocare sul lato opposto di gente come Watt, Garrett, Bosa e Parsons. Permettetemi di ridere al cospetto dello scetticismo sulle sue dimensioni fisiche ritenute “non ideali” per la posizione, soprattutto dopo aver letto per mesi dubbi su un giocatore del calibro di Will Campbell a causa di braccia qualche centimetro troppo corte.
Non solo Dallas si è garantita un ottimo giocatore pronto a contribuire fin da subito ma, analogamente a quanto fatto nel primo round con Tyler Booker, ha rimpiazzato brillantemente un veterano perso durante i primi mesi della offseason con uno dei migliori giocatori disponibili in quella posizione.
È da un paio d’anni che li prendo volentieri in giro durante la free agency, ma in sede di draft restano incredibilmente efficaci e scaltri.
Will Johnson (CB) agli Arizona Cardinals (scelta numero 47)
Il fatto che sia costretto a parlarvi di Will Johnson in questo articolo non ha alcun senso. Anzi, un senso lo avrebbe anche, ma se è scivolato alla numero 47 la colpa è da attribuire esclusivamente al pessimo tempismo di alcuni infortuni - e ai dubbi sullo stato delle sue ginocchia. Quello del talento da primo round che precipita al secondo a causa di dubbi sulle condizioni fisiche è un topos letterario di ogni draft, nulla di nuovo.
Il 2025 sarà un anno decisivo per il futuro degli Arizona Cardinals che, dopo un paio d’anni di mediocrità, dovrebbero cominciare a raccogliere i frutti della ricostruzione iniziata nel 2023; quello che inizierà a settembre sarà il terzo anno di Gannon sulla panchina di Arizona, un anno abbastanza da dentro o fuori: dopo aver dimostrato buone cose nelle prime due stagioni è atteso dal decisivo salto di qualità che dovrebbe tradursi con il ritorno ai playoff.
Nel corso delle ultime tre stagioni a Michigan, Johnson ha concesso un passer rating medio di 57.2, una miseria, e accoppiato al più che promettente Garrett Williams dovrebbe dar vita a uno dei tandem di cornerback più giovani e brillanti della lega.
Nelle ultime 36 ore la difesa dei Cardinals ha compiuto veri passi da gigante: ora non ci rimane che sperare che Johnson resti sano.
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