Il free agent perfetto per ogni squadra AFC nel 2025
Di seguito il free agent che ogni squadra della AFC avrebbe il dovere di mettere sotto contratto
Penso che il titolo dell’articolo sia abbastanza eloquente, quindi prima di partire permettetemi di annoiarvi con la classica captatio benevolentiae attraverso la quale vi esorto a iscrivervi a questo sito - che sito non è.
AFC NORTH
Baltimore Ravens
Il free agent perfetto: Keenan Allen, WR, Chicago Bears
L’esplosione di Rashod Bateman unita alla conferma di Zay Flowers su ottimi livelli conferisce un’effimera profondità al parco ricevitori dei Baltimore Ravens: come avrete intuito, la parola chiave è “effimera”.
L’infortunio di Zay Flowers rimediato durante Week 18 contro i Cleveland Browns ha elevato Nelson Agholor a de facto WR2 e questo è inaccettabile - soprattutto ai playoff.
Quella di Keenan Allen sarebbe una firma simile in tutto e per tutto a quella di Steve Smith Sr. di una decina d’anni fa e, presumibilmente a un prezzo più che ragionevole, regalerebbe a Lamar Jackson uno dei più affidabili route runner di questa generazione. Gli anni sono tanti (33), ma lo stile di gioco di Allen non è basato su esplosività e velocità ma su tecnica e precisione, due caratteristiche che resistono piuttosto bene al passare del tempo: non è forse un bisogno primario, ma nella vita a volte uno potrà pur togliersi qualche soddisfazione.
Cincinnati Bengals
Il free agent perfetto: Kevin Zeitler, G, Detroit Lions
Va bene Tee Higgins, va bene Ja'Marr Chase e comprendo pure la necessità di rinnovare quel Trey Hendrickson che ha appena concluso la regular season con il maggior numero di sack nella NFL, ma nel 2025 la linea d’attacco continua testardamente a essere uno dei più grandi problemi dei Cincinnati Bengals.
Nel 2024 l’accoppiata formata da Cappa e Volson è stata oltremodo disastrosa - soprattutto in pass blocking. L’apporto di un veterano affidabile e concreto come Kevin Zeitler potrebbe alzare drasticamente il rendimento medio di tutta la linea d’attacco… oltre che a regalarci una miriade di spunti narrativi dal momento che furono proprio i Cincinnati Bengals nel 2012 a portarlo in NFL con la ventisettesima chiamata al draft.
Conosce l’ambiente, risponde a un bisogno e il suo rapporto qualità/prezzo è fra i migliori in assoluto in NFL indipendentemente dal ruolo.
Cleveland Browns
Il free agent perfetto: Joe Flacco, QB, Indianapolis Colts
Quasi sicuramente i Marroni spenderanno la seconda scelta al draft per un quarterback: con Watson fuori tutto l’anno e una situazione salariale tutt’altro che ideale è molto probabile - se non certo - che da settembre in poi boccheggeranno.
Va da sé che mandare allo sbaraglio il possibile quarterback del futuro lo esporrebbe al concreto e assolutamente immeritato rischio di bruciatura precoce, quindi perlomeno per le prime partite sarà indispensabile spedire in campo un quarterback ponte veterano in grado di mitigare il plausibile disastro - si veda quanto successo a New England lo scorso autunno con Brissett e Maye.
Il ritorno di Flacco nella città che in un mese lo ha elevato a icona farebbe decisamente al caso loro, anche perché avranno comunque bisogno di un backup quarterback esperto dato che pure Jameis Winston è in scadenza.
Pittsburgh Steelers
Il free agent perfetto: Sam Darnold, QB, Minnesota Vikings/Justin Fields, QB, Pittsburgh Steelers
Baro per il semplice motivo che per quanto non possa sopportarli - tifo pur sempre per i Baltimore Ravens - non augurerei questo Aaron Rodgers nemmeno ai miei peggiori nemici.
Come tradizione vuole dal ritiro di Roethlisberger, Pittsburgh avrà bisogno di un quarterback e fossi in loro investirei senza esitazioni su giovani con una carriera davanti come Darnold e Fields piuttosto che su un Rodgers al canto del cigno - e tossico come non mai. In più sensi.
Anche se basandoci su quanto emerso durante la scorsa stagione Darnold li metterebbe in una posizione migliore per competere immediatamente, l’upside di Justin Fields non può e non deve essere ignorato, soprattutto se si tengono presenti gli a loro modo incoraggianti segnali lanciati nella prima parte dell’ultimo campionato. Non secondario, Fields costerebbe sensibilmente di meno rispetto a Darnold che dovrebbe avere più mercato dell’ex quarterback dei Bears.
AFC EAST
Buffalo Bills
Il free agent perfetto: Marquise ‘Hollywood’ Brown, WR, Kansas City Chiefs
Durante i miei ultimi anni di liceo una delle canzoni che andava per la maggiore era Let Her Go di Passenger e vi dico questo perché quando si parla di Hollywood Brown inizio a canticchiare Let Him Go - falso, non ho idea di come faccia questa canzone, ma volevo completare l’aneddoto: il cugino di Antonio è uno dei giocatori per i quali provo la più viscerale e immotivata stima, uno che ai miei occhi si trova a un paio di circostanze favorevoli per trasformarsi nel nuovo Tyreek Hill - per quanto nuovo possa essere un giocatore in NFL dal 2019. Il problema risiede nel fatto che con lui di mezzo io continui a ignorare dati più che eloquenti.
Essenzialmente Brown si affaccia a questa free agency nelle stesse identiche condizioni di dodici mesi fa, ossia nella posizione di ricevere un contrattino da un anno con il quale dimostrare il proprio valore nella speranza di ricevere il contratto della vita il prossimo marzo.
Opzione low-cost e che regalerebbe a Josh Allen un deep threat da imbeccare con quel bazooka che ha termosaldato alla spalla destra.
Miami Dolphins
Il free agent perfetto: Brandon Scherff, G, Jacksonville Jaguars
Al momento Miami si trova sotto il tetto salariale di circa mezzo milione di dollari, numero che ci mette davanti al lapidario fatto che nelle prossime settimane non potranno sicuramente lanciarsi in investimenti chissà quanto onerosi.
Ciò detto, la linea d’attacco resta un anello debole di una catena non poi così solida e un veteranissimo come Brandon Scherff potrebbe fare proprio al caso loro in quanto credo che a quasi 34 anni d’età non riceverà offerte chissà quanto impegnative.
Un po’ come Zeitler, Scherff è un archetipico esempio di usato sicuro capace di non creare problemi - malgrado i suoi giorni da All-Pro appartengano forse al passato - e non è da sottovalutare il fatto che un trasferimento ai Dolphins non gli stravolgerebbe la vita poiché gli permetterebbe di continuare a vivere in Florida.
Nel 2024 non ha concesso nemmeno un sack e solamente una QB hit, statistiche mai da sottovalutare quando c’è di mezzo Tua Tagovailoa.
New England Patriots
Il free agent perfetto: Chris Godwin, WR, Tampa Bay Buccaneers
Dal momento che i Bengals non sembrano intenzionati a privarsi di Tee Higgins, avanti il prossimo: Chris Godwin dei Tampa Bay Buccaneers, faccia un passo in avanti.
La terrò semplice.
Con 127 milioni di dollari di spazio salariale i New England Patriots sono tenuti a regalare a Drake Maye un target esperto e produttivo in grado di togliere le castagne dal fuoco su terzo down, esattamente ciò che avrebbe scritto Godwin nella biografia di una dating app qualsiasi qualora fosse stato single. Negli ultimi anni chi di dovere ha clamorosamente fallito nella scelta di ricevitori al draft, quindi affidarsi alla free agency in questo caso è ancora più categorico.
I saggi Buccaneers non sembrano intenzionati a privarsene, ma ripeto, fossi i Patriots proverei a sedurlo mettendolo davanti a cifre immorali: hanno lo spazio salariale per essere aggressivi, perché non sfruttarlo?
New York Jets
Il free agent perfetto: Talanoa Hufanga, S, San Francisco 49ers
Tanto per cambiare i New York Jets hanno bisogno letteralmente di tutto, a partire da un quarterback - e pensare che circa due anni fa il Super Bowl appariva solamente come una mera questione di tempo.
Investire su un safety, ruolo secondario non esclusivamente per coordinate geografiche ma pure secondo le logiche di costruzione di un roster NFL, non appare poi così sensato, ma dal momento che fra pochi giorni i vari Ashtyn Davis, Chuck Clark, Isaiah Oliver e Jalen Mills saranno tutti free agent non vedo perché non regalare ad Aaron Glenn - allenatore di matrice difensiva - un safety del calibro di Hufanga che, limitato criminalmente dagli infortuni nel corso delle ultime due stagioni, potrebbe accontentarsi di un contratto più umile nel tentativo di riaffermarsi come All-Pro prima di tornare nuovamente free agent.
AFC WEST
Denver Broncos
Il free agent perfetto: Zack Baun, LB, Philadelphia Eagles
Denver si trova nella comodissima posizione di poter contare su un quarterback sotto contratto come rookie e di un roster tutto sommato di livello, soprattutto in difesa: perché, mi chiedo io, non puntellare ulteriormente un reparto a tratti dominante con il miglior linebacker disponibile sul mercato?
Con Cody Barton e Justin Strnad free agent, quello del linebacker è un bisogno vero e ingaggiare Zack Baun avrebbe terribilmente senso se si tiene presente che nel 2020 fu selezionato al draft proprio dai New Orleans Saints di Sean Payton. Dopo un anno concluso con un Super Bowl e una candidatura al Defensive Player of the Year, Baun batterà sicuramente cassa cercando quel genere di contratto che una squadra nelle condizioni di Denver non dovrebbe avere problemi a garantirgli.
Pure in questo caso non si sta parlando di una posizione premium, ma i più attenti ricorderanno che non troppo tempo fa lo avevo eletto come miglior difensore della NFL.
Kansas City Chiefs
Il free agent perfetto: Stefon Diggs, WR, Houston Texans
Come mi piace spesso dire, in questo caso 2+2 fa veramente 4.
I Kansas City Chiefs hanno bisogno di un ricevitore? Sì.
A Stefon Diggs cosa manca per consegnare alla leggenda una carriera a pochi ritocchi di distanza dalla Hall of Fame? Un anello.
Diggs sarebbe complementare ai vari Worthy, Rice e Kelce? Certo.
Reduce da un grave infortunio a quasi 32 anni d’età farebbe bene a dare priorità al Lombardi piuttosto che ai soldi? Credo di sì.
Poi, farebbe davvero ridere vedere lo stesso Diggs ripetutamente bastonato dai Chiefs ai playoff aggregarsi agli acerrimi nemici per dare l’assalto al Lombardi.
Las Vegas Raiders
Il free agent perfetto: Sam Darnold, QB, Minnesota Vikings
Per come stanno attualmente le cose, con la sesta scelta assoluta al draft Las Vegas potrà solamente sognare i migliori quarterback disponibili al draft - Sanders e Ward, per il momento - quindi ritengo doveroso che la squadra “di Tom Brady” ricorra alla free agency per provare a tappare un buco che, se ignorato, farà sprofondare l’intera imbarcazione pure quest’anno.
Hanno i soldi e la disperazione necessari per chiudere gli occhi, lanciare la monetina e sperare che un investimento su Sam Darnold paghi dividendi ben più lauti di quelli ottenuti da Jimmy Garoppolo.
Los Angeles Chargers
Il free agent perfetto: Jaylen Warren, RB, Pittsburgh Steelers
Pure Los Angeles ha tutto lo spazio salariale necessario per assicurarsi nomi ben più altisonanti di quello di Jaylen Warren, ma credo che il buon Harbaugh qui si trovi davanti a un affare semplicemente irresistibile.
Warren è uno dei running back più esplosivi e sottovalutati della NFL, uno che con ogni probabilità riceverà un contratto ingiustamente basso - se commisurato a ciò che sa fare - e che meriterebbe finalmente l’opportunità di condurre il proprio backfield.
Il draft sembra essere ricco di talenti in questa posizione, ma con Dobbins free agent Los Angeles farebbe bene a puntare su un profilo come quello di Warren che con un numero troppo basso di milioni di dollari potrebbe erigersi a nuovo eroe fantasy.
Vi prego, qualcuno gli dia un’opportunità.
AFC SOUTH
Houston Texans
Il free agent perfetto: Kevin Zeitler, G, Detroit Lions
Di Zeitler ve ne ho già parlato poc’anzi quando era il turno dei Cincinnati Bengals, quindi qui non ha nessun senso spendere nuovamente parole d’encomio per una delle guardie più sottovalutate di questa generazione.
Le difficoltà della linea d’attacco di Houston ci hanno costretto a mettere in stand-by le pubbliche manifestazioni di stima per C.J. Stroud, mestamente regredito durante il secondo anno fra i professionisti, quindi regalargli un professionista come Zeitler mi sembra un dovuto atto di rispetto.
Solamente Caleb Williams e i quarterback dei Browns hanno incassato più sack dei 54 di Stroud - a cui ne vanno aggiunti 11 arrivati in due partite di playoff.
Indianapolis Colts
Il free agent perfetto: Jevon Holland, S, Miami Dolphins
Jevon Holland è uno dei miei free agent preferiti in assoluto e Indianapolis ha disperato bisogno di star power in difesa, ma si sta pur sempre parlando degli Indianapolis Colts, la squadra che ha trasformato l’avversione alla free agency nella propria brand identity - cari possibili datori di lavoro, guardate la padronanza dei termini, eh, eh, avete visto che padronanza dei termini? Vi prego datemi una fatica.
Jacksonville Jaguars
Il free agent perfetto: Charvarius Ward, CB, San Francisco 49ers
Nel 2024 la secondaria dei Jacksonville Jaguars è stata mediamente la miglior alleata di qualsiasi gioco aereo incontrato sul proprio percorso concedendo il maggior numero di yard a partita - 257.4 - e di yard per tentativo, ben 7.9: servono rinforzi.
Charvarius Ward non sistemerebbe una secondaria che ha probabilmente bisogno di essere rifondata, ma apporterebbe necessaria esperienza e ruvidezza a un reparto incredibilmente morbido.
Resto convinto che meriti il beneficio del dubbio e che possa ancora esprimersi a livelli da All-Pro, non possiamo infatti dimenticare che durante lo scorso autunno oltre ad aver combattuto diversi infortuni ha pure dovuto fronteggiare l’incomprensibile dramma della perdita della figlioletta infante.
Tennessee Titans
Il free agent perfetto: Will Fries, G, Indianapolis Colts
Prima che di un quarterback Tennessee ha la necessità di dare coerenza a una linea d’attacco che per anni era stata il vanto di questa squadra - Henry non è diventato re correndo dietro dei coni.
Con i giovani e promettenti Latham e Skoronski a dare speranza al lato sinistro, Tennessee sarebbe saggia a investire su una guardia di prospettiva come Will Fries che, anche a causa di un infortunio che gli è costato la stagione, potrebbe essere tolto dal mercato a un prezzo non sicuramente immorale. Possono altresì rivolgersi al draft, ma visti gli inizi di carriera tutt’altro che esaltanti dei sopracitati io darei priorità all’affidabilità dell’esperienza.