NFL Draft 2025: le reazioni a caldo dopo il primo round
Dopo settimane di letargo eccoci finalmente qua a commentare qualcosa di cui abbia davvero senso parlare
Non mi perdo in convenevoli dal momento che nei prossimi giorni terrorizzerò la vostra casella di posta elettronica almeno un paio di volte al giorno.
Parliamo immediatamente di questo primo round del draft.
Arizona Cardinals
La scelta: Walter Nolen, DT, Ole Miss (16);
Arizona si è garantita uno dei migliori run defender disponibili al draft e, soprattutto, ha portato avanti la necessaria ristrutturazione della defensive line: attenzione che questi a settembre potrebbero dominare la linea di scrimmage.
Atlanta Falcons
Le scelte: Jalon Walker, EDGE, Georgia (15); James Pearce Jr., EDGE, Tennessee (26);
Molti consideravano Walker un talento da top ten ma, in qualche modo, è scivolato fino alla 15 dove degli increduli Falcons lo hanno accolto a braccia aperte. È sempre a suo modo romantico quando un giocatore resta nella stessa regione dove ha frequentato l’università: sarebbe ancora più romantico se trovasse un modo di spezzare la maledizione dei pass rusher di Atlanta… maledizione che hanno deciso di combattere rincarando la dose con James Pearce Jr., altro pass rusher di prospettiva che però si affaccia alla NFL con numerosi interrogativi di natura caratteriale.
Se non lo avete capito Atlanta vuole mettere pressione al quarterback.
Baltimore Ravens
La scelta: Malaki Starks, S, Georgia (27);
La scelta più Ravens possibile: pure questa volta Baltimore ha messo le mani sul miglior giocatore disponibile semplicemente servendosi di tanta pazienza - e, non secondario, su un ruolo di cui avevano bisogno.
Insieme a Kyle Hamilton dovrebbe dare vita alla miglior coppia di safety della NFL.
Buffalo Bills
La scelta: Maxwell Hairston, CB, Kentucky (30);
C’è un minimo di perplessità dal momento che Will Johnson era ancora disponibile, ma una scelta del genere serve a rimetterci al nostro posto: ogni squadra NFL paga più o meno profumatamente fior di scout per redigere un tabellone dopo migliaia di ore di studio, quindi se hanno preso Hairston al posto di Johnson hanno avuto i loro motivi.
Carolina Panthers
La scelta: Teitaroa McMillan, WR, Arizona (8);
Mi aspettavo investissero l’ottava scelta su un difensore, ma non ho nulla in contrario alla decisione di ampliare l’arsenale a disposizione di Bryce Young a cui, finalmente, dovrebbe essere stato messo a disposizione un vero WR1.
Scelta che mi piace.
Chicago Bears
La scelta: Colston Loveland, TE, Michigan (10);
Caleb Williams è un uomo davvero fortunato. Il front office le sta provando veramente tutte per salvare capra, cavoli e posto di lavoro: molti erano convinti che sarebbe stato Warren il primo tight end selezionato al draft ma, di nuovo, il giudizio dei tabelloni vale più delle nostre aspettative.
Cincinnati Bengals
La scelta: Shemar Stewart, EDGE, Texas A&M (17);
Il potenziale per dominare c’è tutto, ma è fuori questione che per rendere fra i professionisti dovrà trovare velocemente modo di concludere le giocate: la produzione a livello universitario lascia decisamente a desiderare ma, come già detto, ci sono tutti gli strumenti per fare bene e dominare.
Investimento obbligatorio sulla difesa.
Cleveland Browns
La scelta: Mason Graham, DT, Michigan (5);
I Marroni hanno ceduto la seconda scelta assoluta ai Jaguars precludendosi così l’opportunità di selezionare uno fra Carter e Hunter: poco male in quanto Graham nella stessa D-line di Myles Garrett fa paura.
Si sono garantiti il miglior giocatore possibile.
Dallas Cowboys
La scelta: Tyler Booker, G, Alabama (12);
Se c’è una squadra di cui mi fido ciecamente in sede di draft è proprio quella di Jerry Jones - soprattutto quando c’è da selezionare un offensive lineman.
Il gargantuesco Booker va a colmare la lacuna lasciata da Zack Martin, anche se non lo invidio affatto dato che le aspettative saranno enormi.
Denver Broncos
La scelta: Jahdae Barron, CB, Texas (20);
Ero convinto investissero su un running back ma, con un draft davvero profondo nella posizione, Payton e Paton hanno invece optato per rincarare la dose in secondaria: nei prossimi anni farla volare contro i Denver Broncos sarà molto difficile.
Detroit Lions
La scelta: Tyleik Williams, DT, Ohio State (28);
Esiste qualcosa di più Lions che devolvere la scelta più preziosa del proprio draft alle trincee? Con Williams muovere le catene via terra contro Detroit diventa ancora più complicato e, in barba alle accuse di reach, non ho alcuna voglia di criticare le valutazioni di una delle squadre più efficaci al draft nell’ultimo lustro.
Green Bay Packers
La scelta: Matthew Golden, WR, Texas (23);
Non è un’esercitazione: i Green Bay Packers hanno davvero speso una scelta al primo round per un wide receiver - era dal 2002 che non succedeva qualcosa del genere.
Hanno disperato bisogno di un vero WR1 e Golden ha indubbiamente l’atletismo per diventarlo.
Houston Texans
La scelta: /
Houston ha scambiato la propria scelta al primo round (la 25) ai New York Giants per le scelte numero 34 e 99 - e una al terzo round del 2026: poco altro da aggiungere.
Indianapolis Colts
La scelta: Tyler Warren, TE, Penn State (14);
Chicchessia quarterback dei Colts potrà finalmente direzionare il pallone a un tight end di livello per la prima volta dai tempi di Dallas Clark - anche se l’era Allen-Fleener qualche soddisfazione l’aveva pure regalata. Era la loro pick dei sogni, nonché la più sensata ed è alquanto raro che al draft le cose vadano come devono andare: non questa volta.
Jacksonville Jaguars
La scelta: Travis Hunter, CB/WR, Colorado (2);
Pronti-via ecco la prima sorpresa: Jacksonville ha inviato un bancale di scelte a Cleveland per garantirsi quello che secondo chiunque era il miglior giocatore disponibile al draft.
Il nuovo regime inizia il proprio regno con il botto mettendo a disposizione di Coen un giocatore dal talento smisurato che, se usato con intelligenza, può ridefinire una squadra che deve tornare il prima possibile in carreggiata - dove “squadra” può essere letto pure come “quarterback”.
Kansas City Chiefs
La scelta: Josh Simmons, OT, Ohio State (32);
Esattamente il giocatore di cui avevano bisogno. È alquanto comica questa tradizione dei Chiefs di imbastire trade con squadre con cui fa a botte ai playoff: lo scorso anno lo avevano fatto con i Bills, questa volta con gli Eagles.
Las Vegas Raiders
La scelta: Ashton Jeanty, RB, Boise State (6);
Al diavolo gli analisti e il loro pregiudizio verso i running back al primo round: Jeanty ha tutto il talento necessario per rivoluzionare completamente l’attacco dei Raiders che, nota bene, necessitava davvero di un running back titolare.
Con Jeanty nel backfield Carroll è definitivamente incentivato a correre quando conta davvero - non me ne vogliano i tifosi dei Seahawks, non potevo resistere.
Los Angeles Chargers
La scelta: Omarion Hampton, RB, North Carolina (22);
In tutta sincerità non mi aspettavo che dopo aver messo sotto contratto Najee Harris rincarassero la dose con Hampton, ma alla fine dei conti Harris è sotto contratto solamente per la prossima stagione e Los Angeles aveva bisogno di un franchise running back - concedetemelo.
Hampton ha la fisicità necessaria per giocare - e avere successo - in una squadra allenata da Jim Harbaugh.
Los Angeles Rams
La scelta: /
Los Angeles si è presa una notte di riposo cedendo la 26esima scelta agli Atlanta Falcons: considerando il successo avuto negli ultimi anni fra secondo e terzo giorno del draft approvo la scelta di implementare il numero di pick.
Miami Dolphins
La scelta: Kenneth Grant, DT, Michigan (13);
Non mi aspettavo utilizzassero questa scelta per un defensive lineman, ma non posso in alcun modo negare che avessero bisogno di un giocatore come Grant, una montagna d’uomo che dovrebbe tenere occupati due offensive lineman alla volta.
Minnesota Vikings
La scelta: Donovan Jackson, G/OT, Ohio State (24);
Continuano i grandi investimenti sulla linea d’attacco di una squadra che negli ultimi mesi ha fatto tutto il possibile per erigere un muro dinanzi al proprio quarterback esordiente.
New England Patriots
La scelta: Will Campbell, OT, LSU (4);
È indubbiamente appropriato che una squadra di Mike Vrabel abbia dedicato anima e corpo al rafforzamento di entrambe le linee: indipendentemente dalle questioni filosofiche, la O-line dei Patriots aveva disperato bisogno di talento per proteggere il povero Drake Maye che lo scorso anno ha giocato alle spalle di una linea d’attacco storicamente inetta.
New Orleans Saints
La scelta: Kelvin Banks Jr., G/OT, Texas (9);
A sorpresa, niente quarterback ma l’ennesimo offensive lineman al primo round - ne hanno selezionato uno nei draft del 2020, 2022 e pure 2024.
Attenzione che con Sanders ancora disponibile…
New York Giants
Le scelte: Abdul Carter, EDGE, Penn State (3); Jaxson Dart, QB, Ole Miss (25);
Con la terza si sono garantiti un pass rusher che impreziosisce ulteriormente una linea difensiva d’impareggiabile talento, ma se Carter in un certo senso era scontato altrettanto non si può dire di Jaxson Dart… anzi sì, si può dire visto lo spoiler del figlio del GM: non sono sicuro che Dart vedrà il campo nel 2025, ma immagino abbiano fatto bene a regalarsi quello che potrebbe essere il quarterback del futuro.
È chiaro che Daboll nel 2025 voglia salvare il posto vincendo quante più partite possibile con Wilson per poi cedere le redini dell’attacco a Dart, il potenziale quarterback di un domani potenzialmente sotto la guida di un nuovo regime.
New York Jets
La scelta: Armand Membou, OT, Missouri (7);
Bravi i Jets che con Membou sono andati a completare la coppia di tackle del futuro. Ora resta solo da vedere chi lui e Fashanu proteggeranno nel corso del prossimo lustro, ma questo è un dettaglio di cui ci preoccuperemo più avanti.
Philadelphia Eagles
La scelta: Jihaad Campbell, LB, Alabama (31);
Lui e Zack Baun potrebbero dar vita alla coppia di linebacker più dominante della lega e, in tutta sincerità, sono sempre più spaventato dalla difesa allenata da Fangio.
Certo, ho ancora negli occhi il Super Bowl.
Pittsburgh Steelers
La scelta: Derrick Harmon, DT, Oregon (21);
Avevano la necessità di individuare l’erede di Cam Heyward che, seppur ancora troppo brillante per essere vero, ha 36 anni: dopo essere stati sculacciati da Baltimore ai playoff con 299 rushing yard dovevano puntellare la linea difensiva e, a mio avviso, si sono garantiti un giocatore di cui avevano davvero bisogno.
San Francisco 49ers
La scelta: Mykell Williams, EDGE, Georgia (11);
Bosa aveva davvero bisogno di aiuto e Williams, se in salute, può diventare un pilastro di una franchigia che nel corso della free agency ha perso davvero tanto talento.
Seattle Seahawks
La scelta: Grey Zabel, OL, North Dakota State (18);
Pure in questo caso il giocatore di cui questa squadra aveva davvero bisogno, specialmente perché Zabel è in grado di giocare ad alto livello in tutte e cinque le posizioni della linea d’attacco. Macdonald amerà allenare un ragazzo con un’etica del lavoro ben più encomiabile di quella di almeno il 95% dei professionisti NFL.
Tampa Bay Buccaneers
La scelta: Emeka Egbuka, WR, Ohio State (19);
In tutta sincerità non mi aspettavo devolvessero la scelta al primo round a un ricevitore, soprattutto dopo il rinnovo di Godwin e l’esplosione di McMillan: forse questo è un buon momento per ricordarci che Mike Evans non sia per sempre.
Baker Mayfield non può che sorridere: che bell’attacco che sta allestendo Tampa Bay.
Tennessee Titans
La scelta: Cam Ward, QB, Miami (1);
Mi sento di dire che abbiano il quarterback del futuro, anche se contrariamente ai vari Williams, Lawrence e Burrow Ward sembra essere stato chiamato prima di qualsiasi altro giocatore in funzione della posizione, non del suo talento generazionale.
La speranza è che venga messo nelle condizioni di avere successo ché lo scorso anno l’attacco dei Titans non ha arrancato solamente per i tragicomici problemi di Will Levis.
Washington Commanders
La scelta: Josh Conerly Jr., OT, Oregon (29);
Che strano vedere i Commanders selezionare giocatori a questo punto del draft.
Non mi aspettavo spendessero questa scelta per un offensive tackle, specialmente dopo essersi garantiti Tunsil, ma non devo sicuramente spiegarvi quanto importante sia proteggere nel miglior modo possibile un quarterback come Jayden Daniels.