Le migliori scelte al terzo giorno del Draft NFL 2024
Ora tutti si aspettano che dall'ultimo giorno del draft NFL esca un Puka Nacua o un Brock Purdy
Troy Franklin (WR) ai Denver Broncos con la scelta numero 102
Non ho alcuna voglia di intrufolarmi nello stormo di analisti che stanno deridendo la disperazione che ha obbligato i Broncos a rivolgersi a Bo Nix, soprattutto se penso che ai tempi nessuno aveva dato ai Chiefs una valutazione di A+ o “Elite” per Patrick Mahomes.
Bo Nix è il nuovo quarterback - nonché unica speranza - dei Denver Broncos e il front office, con atipica saggezza, ha deciso di fare il possibile per metterlo nelle migliori condizioni per avere successo scalando il tabellone per regalargli Troy Franklin, il suo go-to-guy ai tempi del college a Oregon.
Non era sicuramente il ricevitore più imponente del draft, ma per una squadra che può già contare su Courtland Sutton questo non è un problema. Ciò che conta davvero è la preesistente chimica fra lui e Nix, una chimica che spero Sean Payton inizi a sfruttare fin da subito. Malgrado la posizione in cui è stato selezionato potrebbe essere uno dei ricevitori più produttivi di una classe eccezionalmente profonda.
C.J. Tampa (CB) ai Baltimore Ravens con la scelta numero 130
Un detto forse ancora più vecchio del classicone «i playoff sono un altro sport» recita che una squadra in NFL non possa mai avere troppi cornerback a roster - soprattutto nel football moderno.
Dopo aver utilizzato la scelta al primo round per Nate Wiggins, Baltimore ha rincarato la dose per T.J. Tampa, cornerback protagonista suo malgrado di uno scivolone che lo ha portato dall’essere pronosticato unanimemente fra secondo e terzo giro alla metà del quarto.
Tampa è un atleta fluido e fisico che gioca a football americano nel modo giusto, senza alcuna remora nel gettare il proprio corpo nella mischia. Insomma, compensa alla perfezione il grande punto debole di Wiggins, ossia una scarsa brillantezza - e a volte voglia - nel placcare gli avversari, soprattutto in run defense.
Baltimore aveva bisogno di aiuto in secondaria, lo scorso autunno i ripetuti acciacchi di Marlon Humphrey li avevano costretti a rivolgersi a veterani come Maulet e Darby che pur avendo impressionato non rappresentavano una soluzione sostenibile sul lungo termine. Ora il pacchetto di cornerback dei Ravens è nuovamente intrigante.
Jaden Hicks (S) ai Kansas City Chiefs con la scelta numero 133
Brett Veach l’ha fatto ancora.
Il 2023 a Kansas City passerà alla storia per diverse ragioni, prima fra tutte l’esplosione del reparto difensivo - in sede di draft non c’è spazio per Taylor Swift: ad aver impressionato ci ha pensato soprattutto una secondaria ben assortita e fisica che spesso ha sopraffatto i ricevitori avversari.
Jaden Hicks è il classico safety nel corpo di un linebacker, uno che quando ti placca la mattina dopo avrai modo di ricordarti di lui e dell’incontro ravvicinato non richiesto avuto nella parte centrale del campo.
Con un po’ di lavoro Spagnuolo lo renderà sufficientemente disciplinato da poterlo schierare titolare e a quel punto la difesa dei Chiefs avrà aggiunto un enforcer à la Kam Chancellor che trasformerà il centro del campo in una no fly zone.
Tanto per cambiare Kansas City ha aggiunto un altro eccezionale giocatore che fra non troppo tempo potrebbe rovinare i gennai di milioni di tifosi di altre squadre.
Spencer Rattler (QB) ai New Orleans Saints con la scelta numero 150
Non troppi anni fa vivevamo in un mondo nel quale Spencer Rattler era considerato come una possibile prima scelta assoluta al draft, ma, come spesso succede nella vita, quando le cose vanno bene vanno bene agli altri - in questo caso Caleb Williams.
Dopo mille-e-una tribolazioni, Rattler ha trovato la propria dimensione a South Carolina e, malgrado non sia riuscito a replicare i numeri del magico 2020, il suo talento resta sotto gli occhi di chiunque.
Soprattutto di una squadra così disperata da aver ritenuto un’ottima idea ricoprire d’oro Derek Carr pur di non cedere all’empiricissima evidenza di dover ripartire da capo e ricostruire.
No, non sto provando a dirvi che Rattler sarà il nuovo Brock Purdy o Dak Prescott, ossia quel quarterback selezionato fra l’indifferenza generale del terzo giorno del draft e che poi magicamente si eleva a salvatore di una franchigia, ma New Orleans non aveva assolutamente nulla da perderci e ha fatto bene a regalarsi un’alternativa a uno dei quarterback più insipidi di questa generazione.
Nelle condizioni giuste potrebbe fare bene, è un ragazzo sufficientemente esperto e talentuoso da meritare un’opportunità come titolare di una squadra NFL.
Tyrone Tracy (RB) ai New York Giants con la scelta numero 166
A proposito di regalarsi un’alternativa.
La storia di Tyrone Tracy ricorda da vicino quella di Antonio Gibson, ricevitore convertitosi a running back e anche per questo elettrizzante con il pallone in mano.
Ha giocato solamente una stagione come running back, quindi immagino debba ancora imparare parecchi trucchi del mestiere e che, in generale, la sua visione lasci ancora a desiderare, però per il momento lo vedo più che bene come spalla di Devin Singletary, il nuovo running back titolare dei Giants.
Non potendo più contare sul talento cristallino di Saquon Barkley, immagino che Daboll ridistribuirà i tocchi nel backfield e a un giocatore come Tracy potrebbero bastarne una decina scarsa per fare danni seri.
Approvo l’operato del front office dei Giants in sede di draft. Non convinti del potenziale di J.J. McCarthy hanno fatto il possibile per aggiungere una dose di talento sufficiente a rendere funzionale pure Daniel Jones - o Drew Lock: giocatori come Tracy sono il sogno di ogni quarterback in quanto possono anche ricevere il pallone dietro la linea di scrimmage che al resto ci penserà un atletismo e un’abilità nell’eludere i tackle sopra la media.
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