Guida alla diciottesima settimana del 2024 NFL
Eccoci arrivati al giorno più triste in assoluto, quello in cui diciamo arrivederci a più della metà delle squadre che danno vita alla NFL
Quanto odio questo momento.
Lo so, oltre che nel torto forse sono pure nella minoranza, ma non posso farci niente: preferisco di gran lunga la regular season ai playoff.
Sì, preferisco la quantità grezza alla qualità/importanza - anche in un anno in cui al momento ben nove squadre hanno vinto un numero di partite minore-uguale a quattro - per un semplice motivo: dietro ogni record negativo ci sono storie da raccontare, fallimenti da sviscerare e speranze da articolare in vista di un futuro che non può possibilmente rivelarsi peggiore del presente.
Per maggiori informazioni rivolgetevi ai New York Jets. Ecco, l’appuntamento settimanale coi Jets di Aaron Rodgers mi mancherà da morire, ma come diceva qualche savio sui social network che rispondeva al nome di Gabriel García Márquez, “non piangere perché qualcosa finisce, sorridi perché è accaduta”.
Sono ben consapevole dell’insindacabile verità che siano i playoff a scrivere le pagine di storia capaci di sopravvivere all’oblio del tempo, ma dovete anche capire che per un - ancora per poco - under 30 con l’attention span di una coccinella lo schizofrenico spettacolo portatoci dalla RedZone - anche l’imminente versione con le pubblicità - continua a essere il meglio che questa lega sappia offrirci.
Mi strugge pensare di non potervi più aggiornare sulle disfunzionalità dei Jets, sull’ennesimo capolavoro dadaista di Will Levis o di fare del mio meglio per mettervi davanti allo spleen generato da un Jaguars-Raiders dopo la metà di dicembre, ma fa tutto parte del gioco: probabilmente amiamo così tanto questo campionato soprattutto per la sua fugacità.
Vabbè, iniziamo a parlare di football americano che per la nostalgia avrò mesi e mesi di offseason.
Le partite più interessanti della settimana
New York Giants vs Philadelphia Eagles, domenica ore 19:00
Non è sicuramente necessario il detective Conan per comprendere la mia decisione di inserire una partita così inutile in questo paragrafo: ora scosto leggermente il sipario e vi porto un attimo dietro le quinte.
Normalmente inizio a preparare l’articolo di martedì, il che implica che scelga a scatola chiusa quali partite inserire quassù e martedì non era ancora chiaro se Philadelphia avrebbe fatto scendere in campo Saquon Barkley o meno.
Mercoledì è arrivato l’annuncio: a Barkley e tanti altri titolari sarà data una preziosa domenica di riposo, gli Eagles non hanno letteralmente nessun motivo per mettere a repentaglio la salute delle proprie stelle dato che sono certi del secondo seed in NFC indipendentemente dal risultato della visita dei Giants.
Il problema sta tutto nel fatto che con 101 rushing yard Barkley avrebbe demolito l’immortale record di Eric Dickerson per il maggior numero di yard guadagnate via terra in una singola stagione. Vi fermo subito: sì, a Dickerson sono bastate 16 partite, ma se la mettiamo così pure il suo record “non ha alcun valore” dato che nel 1973 a O.J. Simpson servirono solamente 14 partite per racimolare 2003 yard. So che ve lo state chiedendo, quindi a voi: con le medie tenute quell’anno il protagonista della mia tesi della triennale - storia verissima - in una stagione da 16 partite avrebbe concluso a 2290 yard. Altroché club delle 2000.
Capisco perfettamente la scelta di coach Sirianni, Philadelphia brama argenteria e non record individuali, ma fatico a nascondervi amarezza.
Non ho alcun dubbio che Barkley possa mettere insieme stagioni così produttive per ancora molti anni, il problema sta tutto nel fatto che per attentare a un record del genere è primo di tutto necessaria la fortuna che ti permette di sopravvivere alla stagione senza infortuni: solamente nella stagione d’esordio l’ex seconda scelta assoluta al draft è riuscita a scendere in campo in tutte le partite in programma.
Sono mortificato perché aveva a disposizione un’occasione irripetibile di scrivere una pagina di storia - tra l’altro contro la stessa squadra che non ha voluto rinnovargli il contratto in quanto running back cagionevole di salute.
Ripeto, Philadelphia ha preso la scelta più responsabile e corretta, ma come ben sapete spesso la scelta più responsabile coincide con la scelta meno divertente.
Per cosa si gioca: per niente.
La scelta di Mattia: Philadelphia Eagles
New Orleans Saints vs Tampa Bay Buccaneers, domenica ore 19:00
Davanti alle battaglie divisionali sono solito predicare prudenza, anche se una delle partecipanti sarà guidata dal generale Spencer Rattler, quindi mi riservo il diritto di non dare per scontata la vittoria dei Buccaneers sebbene, oggettivamente, reputo molto improbabile che Tampa Bay scivoli sulla linea del traguardo contro una squadra il cui campionato è stato sabotato dagli infortuni.
Ricordate quando i Saints erano partiti 2-0 grazie a un paio di favolosi quarantelli su Panthers e Cowboys? Ah, il football di settembre.
Nel caso in cui i Buccaneers dovessero riuscire nell’impresa di farsi prendere lo scalpo da questa versione dei Saints spero con tutto me stesso che ai playoff ci vadano i Falcons: il football americano è un gioco molto semplice, se fallisci contro una squadra del genere non meriti in alcun modo di partecipare ai playoff.
Ora che ho cincischiato a sufficienza con i preliminari posso parlarvi dell’unico motivo per cui ho riservato del sano mucho texto a questa tutt’altro che impressionante partita: Mike Evans.
Come ben saprete al futuro Hall of Famer dei Buccaneers servono 85 yard per estendere a undici la serie di stagioni consecutive oltre le 1000 yard di ricezione o, in altri termini, poter dire di aver sfondato il muro delle 1000 in ogni singolo campionato giocato fino a questo punto della carriera.
Contro i Saints ha storicamente faticato, ma da qualche mese New Orleans non può più contare sulla sua nemesi Marshon Lattimore - scambiato ai Commanders verso fine ottobre - e potete stare certi che Baker Mayfield farà il possibile per aiutare il proprio compagno di squadra a entrare ancora un po’ di più nella storia.
Nelle quattro volte in cui Evans ha ricevuto più di 85 yard Tampa Bay ha sempre vinto: tre di queste quattro partite sono arrivate da dicembre in avanti. Vale pure la pena mettere in evidenza che abbia superato questo numero di yard ogni qualvolta Mayfield gli abbia direzionato almeno 9 target, quindi potete stare sicuri che salvo in caso di raddoppio sistematico Evans vedrà una decina di palloni.
Signori, abbiamo la possibilità di essere testimoni di un pezzo di storia: forza Mike Evans.
Per cosa si gioca: per la NFC South, per tenere in vita la serie consecutiva di stagioni da 1000 yard di Mike Evans e per aiutare Baker Mayfield a guadagnare fino a 2.5 milioni di dollari di incentivi contrattuali.
La scelta di Mattia: Tampa Bay Buccaneers
Minnesota Vikings vs Detroit Lions, lunedì ore 02:20
Mancano mortalmente i tempi dei playoff a sei squadre in cui i primi due seed di ogni conference beneficiavano del bye week perché, siamo onesti, nessuna fra Lions e Vikings merita il quinto posto in NFC dietro a Rams e Buccaneers - o, ancora peggio, ai Falcons.
È a suo modo appropriato che l’ultima partita della regular season veda contrapposte quelle che potrebbero essere universalmente considerate le due migliori squadre del campionato… ed è al contempo terribilmente inappropriato che una potenziale vincitrice di division da 10-7 - o 9-8 nel caso dei Falcons - godrà di un piazzamento migliore di una squadra che ha vinto ben 14 partite.
Sia quello che sia, sarà uno spettacolo e ho il presentimento che i destini di queste due corazzate si incroceranno nuovamente nelle prossime settimane.
Per cosa si gioca: per la NFC North e, soprattutto, il primo seed NFC.
La scelta di Mattia: Detroit Lions
Uno spunto - e un pronostico - per le altre partite della settimana
Cleveland Browns vs Baltimore Ravens, sabato ore 22:30
Dopo Week 14 il discorso in AFC North sembrava essere definitivamente chiuso: gli Steelers, forti del successo nello scontro diretto, sul 10-3 avevano due partite e mezzo di vantaggio sui Ravens inchiodati sull’8-5.
Nemmeno un mese dopo Baltimore ha in mano il match point per garantirsi il quarto titolo divisionale in sette stagioni: tutto ciò che dovranno fare sarà battere dei Cleveland Browns che potrebbero alternare Zappe a DTR.
Per favore.
Per cosa si gioca: Baltimore per la AFC North, Cleveland per portare finalmente a termine questa sciagurata stagione.
La scelta di Mattia: Baltimore Ravens
Cincinnati Bengals vs Pittsburgh Steelers, domenica ore 02:00
Joe Burrow è ufficialmente in missione per conto di dio e, per quanto negli scontri divisionali si giochi uno sport diverso, non vedo come potrà permettere a dei nuovamente spuntati Steelers di rubare ai Bengals il diritto di passare la domenica a pregare per la vittoria dei presumibilmente demotivati Chiefs sui Broncos.
Coaching staff, front office e reparto difensivo sono in debito di un MVP con il loro franchise quarterback.
Per cosa si gioca: i Bengals per restare aggrappati al treno playoff, gli Steelers per garantirsi i Texans alle Wild Card.
La scelta di Mattia: Cincinnati Bengals
Carolina Panthers vs Atlanta Falcons, domenica ore 19:00
Vale la pena scriverlo qua in tempi non sospetti: imputare l’eventuale mancata qualificazione ai playoff a Michael Penix Jr. denoterebbe scarsa - per non dire nulla - comprensione di questo sport e delle dinamiche che lo regolano.
Atlanta dovrà liquidare la pratica Carolina e incrociare le dita che la nemesi New Orleans riesca in qualche modo a fare lo sgambetto a Tampa Bay.
Non voglio speculare troppo, ma senza playoff credo dovranno esserci conseguenze che vadano oltre il già annunciato divorzio con Kirk Cousins.
Per cosa si gioca: per tenere in vita il sogno playoff dei Falcons.
La scelta di Mattia: Atlanta Falcons
Washington Commanders vs Dallas Cowboys, domenica ore 19:00
Che sia questa l’ultima partita di Mike McCarthy sulla panchina dei Dallas Cowboys?
È alquanto ironico che il serio candidato al Coach of the Year dall’altra parte del campo fosse un subordinato di McCarthy.
Per cosa si gioca: piazzamento (Washington) e onore (Dallas).
La scelta di Mattia: Washington Commanders
Chicago Bears vs Green Bay Packers, domenica ore 19:00
Lasciate perdere ogni genere di ragionamento sulla posizione del draft o sull’irresistibile inutilità della diciottesima settimana di regular season per una squadra sul 4-12: quella di domenica per i Bears sarà una partita fondamentale.
Una doppiavù permetterà loro di affacciarsi al 2025 con un filo di ottimismo in più e, soprattutto, di fermare a 11 la serie di vittorie consecutive dei Packers che hanno dominato così a lungo questa rivalità che si fatica a definirla ancora come tale.
Non basterebbe a riscattare un campionato davvero deludente, ma se non altro arresterebbe l’insopportabile emorragia.
Per cosa si gioca: piazzamento (Green Bay) e per non concludere la stagione con l’undicesima sconfitta consecutiva.
La scelta di Mattia: Green Bay Packers
Jacksonville Jaguars vs Indianapolis Colts, domenica ore 19:00
L’unico aspetto interessante di questa partita sarà vedere se il sensazionale rookie Brian Thomas Jr. riuscirà a chiudere la stagione con l’ennesima prestazione dominante che ha dato vita al suo culto della personalità nella community del fantasy football.
Per cosa si gioca: perché obbligati contrattualmente.
La scelta di Mattia: Indianapolis Colts
Buffalo Bills vs New England Patriots, domenica ore 19:00
Josh Allen scenderà in campo dal primo minuto per tenere in vita la propria serie di partite consecutive, ma immagino non giocherà troppo a lungo.
Non mi stupirebbe minimamente vedere i Patriots trionfare e perdere la prima scelta assoluta al prossimo draft che garantirebbe loro una flessibilità che potrebbe ridefinire il futuro di una franchigia piombata nell’irrilevanza.
Per cosa si gioca: perché da un paio d’anni è stata introdotta la diciassettesima partita.
La scelta di Mattia: Buffalo Bills
Houston Texans vs Tennessee Titans, domenica ore 19:00
Dopo la batosta di Natale Houston ha disperato bisogno di regalarsi un momento positivo in vista dei playoff e, malgrado una vittoria contro i putridi Titans non riscatterebbe il 31-2 patito contro i Ravens, qualsiasi tipo di inerzia positiva aiuterebbe immensamente.
Casi come quello offertoci da questi Texans ribadiscono la necessità di adottare il prima possibile il modello NBA per quanto concerne le qualificazioni ai playoff: una squadra del genere non dovrebbe avere nulla a che fare con la postseason.
O perlomeno dovrebbe essere necessario qualcosina in più per guadagnarsi il diritto di giocare una partita di playoff in casa - oltre che disporre della fortuna di militare in una division putrida.
Per cosa si gioca: per aiutare i Texans a ritrovare un po’ d’autostima.
La scelta di Mattia: Houston Texans
San Francisco 49ers vs Arizona Cardinals, domenica ore 22:25
Contro i Lions Purdy ha evitato un infortunio serio al gomito che avrebbe reso drammaticamente interessanti le imminenti negoziazioni per il contratto da almeno 50 milioni all’anno che firmerà durante l’offseason, perciò quasi sicuramente giocherà uno fra Josh Dobbs e Brandon Allen.
Josh Dobbs revenge game contro i Cardinals? Sì dai, per favore.
Per cosa si gioca: per l’ultimo posto in NFC West.
La scelta di Mattia: Arizona Cardinals
Kansas City Chiefs vs Denver Broncos, domenica ore 22:25
Kansas City non ha alcun motivo per mettere a repentaglio la salute delle proprie punte di diamante mandandole in campo in quella che - andando oltre ogni possibile cliché - per loro sarà una partita assolutamente inutile.
Per carità, imporsi sui fratelli minori in division ha sempre il suo perché, ma credo siano i primi a ritenere i Broncos un settimo seed preferibile ai Bengals che, negli anni, hanno dimostrato di avere una certa dimestichezza nel regalare tristezza a KC.
Per cosa si gioca: i Broncos hanno l’opportunità di tornare ai playoff per la prima volta dal 2015, anno in cui vinsero il Super Bowl.
La scelta di Mattia: Denver Broncos
Seattle Seahawks vs Los Angeles Rams, domenica ore 22:25
Un oscuro tiebreaker ci ha privati della possibilità di assistere a quella che sarebbe stata a tutti gli effetti una partita di playoff anticipata.
Sean McVay ha già annunciato di non aver intenzione di schierare i titolari chiave: se da un lato posso comprendere la sua decisione, dall’altro sono genuinamente perplesso in quanto una sconfitta accompagnata da una vittoria dei Buccaneers li farebbe scivolare al quarto posto della NFC, quello che implica la visita di Lions o Vikings alle Wild Card.
Per cosa si gioca: Geno Smith ha un paio di incentivi contrattuali facilmente raggiungibili.
La scelta di Mattia: Seattle Seahawks
Los Angeles Chargers vs Las Vegas Raiders, domenica ore 22:25
Prendete quanto appena detto sui Rams ed elevatelo alla meno uno: in caso di vittoria dei Bengals nella notte fra sabato e domenica, i Chargers scenderebbero in campo con l’opportunità di conquistarsi il diritto di andare a fare visita ai Texans durante la prima settimana di playoff.
Vantaggio che per come si sono messe le cose non sottovaluterei.
Per cosa si gioca: con una vittoria e una sconfitta degli Steelers Los Angeles si guadagnerebbe il quinto seed AFC, ossia i Texans ai playoff.
La scelta di Mattia: Los Angeles Chargers
Miami Dolphins vs New York Jets, domenica ore 22:25
In situazioni del genere mi piace pensare alla classica scena da fine campionato di Serie A durante gli anni zero-zero in cui nella panchina di una squadra in lotta per evitare la retrocessione spuntava l’immancabile radiolina: nel 2025 non servono sicuramente le radioline per tenere traccia dei risultati sugli altri campi e sì, tutto questo per dirvi che i Dolphins avranno bisogno di uno scivolone dei Broncos per ruzzolare ai playoff.
Sorridete tifosi dei Jets, pure quest’anno il campionato è arrivato ai titoli di coda. Certo, sulla carta le cose sarebbero dovute andare in modo radicalmente diverso, ma se non altro la vostra squadra del cuore si è riconfermata essere la più divertente in assoluto. Non dobbiamo dimenticare che lo scopo primario di questo campionato è l’intrattenimento e, anche se a modo loro, i Jets intrattengono.
Per cosa si gioca: per regalare alla stagione dei Jets l’epilogo perfetto e, in caso di vittoria dei Chiefs sui Broncos, per il settimo seed AFC.
La scelta di Mattia: Miami Dolphins
Le mie scelte la scorsa settimana: 11-2. Non ho sinceramente capito perché abbia scelto i Packers sui Vikings, immagino che un record di 13-2 con una miriade di vittorie di qualità contro avversarie da playoff non basti per godere della piena fiducia di chi sta scrivendo. L’altro errore è naturalmente quello dei Colts, ma non ho molto da rimproverarmi, ci voleva davvero tanta fantasia per prevedere un quarantello dei New York Giants guidati da Drew Lock.
Le mie scelte finora: 174-64. Non ho davvero parole, non so come sia possibile.
ti amo ti amo campionato perché non sei falsato no no no no no nooo...
* elio e le storie tese intensifies *
Se ti può consolare non sei il solo ad amare la regular season più dei playoff. Sono l'inizio della fine...