Considerazioni lucide (circa) su Week 1 del 2024 NFL
Proviamo a digerire questa prima settimana di NFL senza perdere la dignità
Chi sostiene che errare sia quanto di più umano possiamo sperimentare su questo pianeta sbaglia di grosso: nulla, infatti, è più umano che reagire in modo irrazionale a Week 1 della NFL.
Non per niente questo lunedì - il giorno in cui sto scrivendo - è conosciuto come overreaction Monday, quel giorno dell’anno in cui è socialmente accettabile impazzire per una vittoria - o soprattutto per una sconfitta - della propria squadra del cuore: in questo articolo proverò ad analizzare e associare un valore numerico alle vostre panicate - perché io la lingua italiana la rispetto ogni giorno della settimana - provando a fornirvi un motivo per darvi una calmata o abbandonarvi nel baratro di della frivola disperazione tipica del tifoso.
Partiamo dall’uomo in copertina: Deshaun Watson.
Male, malissimo, un incubo. Il Deshaun Watson visto domenica scorsa contro i Dallas Cowboys è lo stesso che abbiamo imparato a conoscere nella prima metà del 2023 e nelle ultime partite del 2022. Arrugginito, indeciso, impreciso e inspiegabilmente grossolano con il pallone.
Questo è uno dei rari casi in cui i numeri ci dicono tutto quello che dobbiamo sapere: 169 yard guadagnate dai 45 passaggi con una percentuale di completi putrida, un 53.3% che dovrebbe competere a un rookie undrafted free agent in preseason, non a un quarterback per cui Cleveland ha ipotecato il proprio presente e futuro.
Ah sì, pure due intercetti, ma vabbè, questi restano ben meno impressionanti delle 3.8 yard per passaggio tentato.
Watson non è in grado di muovere le catene con efficienza, non riesce ad allungare il campo dando motivi alle difese avversarie di restare in apprensione in profondità, è consistentemente impreciso, non ha mai dato l’idea di essere a proprio agio nell’attacco dei Marroni e, novità degli ultimi anni, incappa sistematicamente in errori che relegherebbero in panchina pressoché chiunque.
Era Week 1 anche per lui, nelle ultime due stagioni ha giocato veramente poco e tutto sommato è ancora più arrugginito di quanto possiamo immaginarci: gli alibi ci sono e sono sempre gli stessi da un paio d’anni. Qui però si sta volutamente ignorando il fatto che l’ultimo football decente da lui giocato risalga al 2020.
Non la percepite tutto sommato lontana la pandemia? Ecco, l’ultima volta che Watson ha giocato da Watson eravamo nella fase clou della pandemia. Incredibile.
Non fatevi ingannare dal punteggio finale, la difesa ha giocato una partita più che rispettabile limitando i Cowboys a 265 yard di total offense e uno scialbo 4 su 14 su terzo down, ma è difficile restare competitivi quando l’attacco colleziona sette three n’ out, due turnover on downs e due turnover: quale difesa può rendere in queste circostanze? Buttiamoci dentro pure il punt return di Turpin, giusto per non farci mancare niente.
Deve fare male a Kevin Stefanski constatare che con Flacco le cose, seppur non perfette, funzionassero: l’unico motivo per cui Deshaun Watson è ancora titolare risiede nel prezzo pagato per strapparlo ai Texans e nei 230 milioni di dollari di contratto garantito. Si stesse parlando di un giovane preso al draft Cleveland avrebbe alzato bandiera bianca già da tempo.
Ha tutto il tempo per smentirci e bla bla bla, è ormai un anno che ripetiamo lo stesso discorso in nome della prudenza e, nel mentre, nulla è cambiato.
Panicometro: 9/10.
Bryce Young e Carolina Panthers, quanto vorrei parlare bene di voi…
In questo caso il beneficio del dubbio è d’obbligo, stiamo parlando di una squadra totalmente nuova guidata da un quarterback reduce da uno degli anni d’esordio più complicati del ventunesimo secolo NFL, hanno aggiunto una marea di giocatori nuovi e appariva evidente che non sarebbero partiti in quinta: eppure quanto visto contro i Saints resta inaccettabile.
Far passare i New Orleans Saints di Derek Carr come i migliori New England Patriots di Bill Belichick e Tom Brady è blasfemo sotto qualsiasi punto di vista. Che non fosse il loro pomeriggio lo si era intuito pressoché immediatamente quando il primo passaggio della stagione di Young ha trovato le mani di Will Harris che, purtroppo, ricevo lo stipendio dai Saints.
Ma non è solamente colpa di Young: la difesa è stata ignobile concedendo ripetute big play sia via terra che via aria.
Vedere Horn passeggiare alle spalle di Shaheed mentre questo lotta contro la gravità per restare in piedi mi ha davvero intristito, la partita era ancora sullo zero a zero ed erano passati a malapena due minuti. Poteva tranquillamente fermarlo, condannando così Carr a un incontro vis-à-vis con la sua più grande paura, la red zone: invece niente, bitch walk mentre Shaheed ruzzolava in end zone.
È davvero inquietante che dopo due minuti di stagione un giocatore appaia così disinteressato.
Battezzare in questo modo una giocata è inaccettabile, soprattutto per uno dei migliori giocatori a roster - che a onor del vero ha in generale svolto un ottimo lavoro su Chris Olave togliendolo completamente dalla partita.
Hanno bisogno di tempo ma, purtroppo, la mentalità sembra essere quella dello scorso anno: questa unita alla tutt’altro che invidiabile qualità media del roster potrebbe condannarli a un’altra stagione di passione e, in caso di un nuovo 2023, non so cosa ne potrebbe essere di Bryce Young.
E in tutto ciò potrebbero aver perso Derrick Brown per il resto della stagione.
Panicometro: 8,5/10.
La prossima considerazione sarà davvero concisa perché, purtroppo, altro non fa che confermare ciò che già sappiamo: il 2022 di Daniel Jones è stato una magnifica aberrazione che gli ha permesso di strappare uno dei contratti più ridicoli della storia NFL - contratto che ai tempi avevo pure in qualche modo difeso La competenza fatta a ometto.
Il senno di poi ci fa infallibilmente passare tutti per stupidi, è vero, ma di fatto i Giants sono stati ingannati da uno che li aveva convinti di essere guarito: no, non è guarito, Daniel Jones è questo, prendere o lasciare.
New York una ventina scarsa di mesi fa ha preso, ora immagino farà il possibile per lasciare. Salvo miracoli in cui non ho più voglia di sperare, a breve quello dei Giants diventerà l’attacco di Drew Lock e uno non può che sperare che le cose un po’ migliorino. Se non altro non ci vorrà tanto.
A questo punto Daniel Jones oltre che una causa persa è pure un meme: lo sapevate che da dopo la firma del nuovo contratto ha lanciato più pick six che touchdown?
Panicometro: 10/10.
Parliamo un po’ di rookie?
Keep reading with a 7-day free trial
Subscribe to matiofubol to keep reading this post and get 7 days of free access to the full post archives.